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Ucraina

Ucraina, madre scrive sulla schiena della figlia nome e data di nascita. Lo struggente post

La donna, un’artista ucraina, tre giorni fa ha condiviso una foto della figlia che è diventata testimonianza e racconto crudo dell’incubo vissuto dal popolo aggredito dall’esercito di Putin. La madre ha scritto con un pennarello sulla schiena di Vera, la sua piccolina, un nome e un numero di telefono al quale rivolgersi qualora non potesse più accudirla perché rimasta vittima durante i bombardamenti. Il padre è al fronte.

Pubblicato il 5 Aprile, 2022

“Ho passato 5 minuti a cercare il pulsante pubblica post. Pensieri e sentimenti si accumulavano, ma non riuscivo a trovare la forza per pubblicare. Ma dobbiamo parlare. Prima di tutto a me stessa. Fa male andare nella galleria fotografica. C’è una vita così meravigliosa che abbiamo avuto”, comincia così lo struggente post su Instagram di Aleksandra Mako.

La donna, un’artista ucraina, tre giorni fa ha condiviso una foto della figlia che è diventata testimonianza e racconto crudo dell’incubo vissuto dal popolo aggredito dall’esercito di Putin. La madre ha scritto con un pennarello sulla schiena di Vera, la sua piccolina, un nome e un numero di telefono al quale rivolgersi qualora non potesse più accudirla perché rimasta vittima durante i bombardamenti. Il padre è al fronte.

“Nella foto, Vera nel primo giorno della guerra – scrive rivolgendosi a chi la conosce e agli ucraini che leggeranno – Ho scritto con le mani che mi tremavano moltissimo. Ma perché spiegartelo? Sai già com’è svegliarsi con i suoni assordanti e potenti delle esplosioni che si sentono per decine di chilometri. Tremavo per le prime ore come te. Ha scritto su Vera nel caso ci fosse successo qualcosa e qualcuno l’avesse trovata sopravvissuta. Poi anche un pensiero folle mi è balenato nella mente: perché non l’ho tatuata con queste informazioni? E ancora non riesco a convincermi a mettere via questo foglio strapazzato, che vedete nella seconda foto, dalla tasca della mia tuta. Anche se per ora dove ci troviamo è sicuro”.

Nel profilo di Aleksandra si vedono quelle foto che raccontano “la vita così meravigliosa che abbiamo avuto” prima dell’inizio della guerra. Lei, il marito e la loro bambina in Italia, a Roma, dove sono stati, raggianti, in vacanza circa quattro mesi fa. Un tempo che sembra lontano, lontanissimo, così come un bellissimo sogno strappato via.

Numerosi i messaggi di solidarietà, incoraggiamento. Tre ore fa Aleksandra, dopo tre giorni di assenza, da quando ha pubblicato il drammatico post, è tornata a farsi sentire: “Buon pomeriggio a tutti. Durante ho ricevuto decine di messaggi, con domande su come stiamo e offerte di assistenza. Sono molto commossa. E riesco a capire come nel nostro mondo allo stesso tempo possa esserci questo male continuo che ha invaso le nostre città e questo bene sconfinato”.

“GRAZIE AI VOLONTARI FRANCESI E ALLA POLONIA”

“Voglio informarvi che Vera e io siamo assolutamente al sicuro – racconta – Siamo andati all’estero e siamo nel sud della Francia. Siamo stati accolti da volontari, ci hanno fornito un alloggio e siamo stati completamente assistiti. Vera indossa un vestito che era fra le cose che i genitori francesi hanno preparato con cura per i bambini ucraini. Voglio ringraziare i volontari della Francia. E anche a tutte le persone che ci hanno aiutato a evacuare e ci hanno sostenuto. E sono particolarmente grata alla Polonia. Quel che questo Paese ha fatto per gli ucraini è inestimabile. Senza il loro aiuto non saremmo sopravvissuti“.

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