Ucraina-Russia, invio di armi: primo sì della Camera

Il decreto Ucraina, con la quale la Camera ha approvato un aumento delle spese militari, prevede, oltre all’invio delle armi e equipaggiamenti, gli aiuti e le misure per l’assistenza ai profughi: in Italia c’è un primo Sì della Camera, poiché il provvedimento è stato approvato con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astensioni.

Hanno fatto un intervento in aula, al fine di dichiarare il voto contrario, deputati Dall’Osso (Fi), Segneri e Lorenzoni (M5s), e Fratoianni (Leu). Si è astenuto Fassina (Leu). 231 deputati non hanno partecipato al voto. In 397 erano presenti in aula, di essi 78 erano collocati in missione. Non si conteggiano né il presidente della Camera, né il presidente di turno.

Ucraina Russia, aiuti: il voto dei partiti

Il Partito democratico aveva 69 presenti su 97 appartenenti al gruppo e 7 dichiarati in missione: ha fatto registrare la più alta percentuale di presenza, con il 71,13%. Il Movimento Cinquestelle ha totalizzato 106 votanti su 155 componenti (21 in missione), con il 68,39% di presenza complessiva; Fdi ha fatto registrare il 67,57%, con 25 presenti su 37 (3 in missione). Per Italia viva c’erano 18 presenti su 28 (9 in missione), con il 64,29% di presenti; Per Coraggio Italia erano presenti in 14 su 22 (3 in missione), con una percentuale del 63,64%; per Forza Italia i presenti erano 49 su 80 (9 in missione), percentuale 61,25%.

La Lega aveva 79 deputati su 133 (17 in missione), con una percentuale di presenti pari al 59,40%. Per Leu erano in aula 5 votanti su 10 deputati, con il 50% di presenti; per il gruppo Misto c’era il 48,48% dei presenti, pari a 32 deputati votanti su 66.