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“7,5mln di bambini in Ucraina rischiano la vita”, il grido d’allarme dell’Unicef

Pubblicato il 25 Febbraio, 2022

L’Unicef accende i fari sui bambini in Ucraina. “L’operazione militare in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per la vita e il benessere dei 7,5 milioni di bambini del paese”.  Questo è l’allarme lanciato da Afshan Khan, Direttore regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale durante la conferenza stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni a Ginevra.

Unicef: “momento terribile per i bambini”

“Nelle ultime ore ci sono stati importanti attacchi a Kiev che hanno suscitato grande paura e panico tra la popolazione, – ha aggiunto Afshan Khan – con famiglie davvero spaventate, che si spostano insieme ai loro bambini in metropolitane e rifugi. Questo è chiaramente un momento terribile per i bambini di tutto il paese“.

La situazione è davvero complessa, e a rilevarlo è proprio l’Unicef che ha lavorato negli ultimi 8 anni in Ucraina orientale per ampliare i programmi salvavita per i bambini. Questo include il trasporto di acqua potabile nelle aree colpite dal conflitto, il pre-posizionamento di forniture sanitarie, igieniche e per l’istruzione in emergenza il più vicino possibile alle comunità vicino alla linea di contatto, e la collaborazione con le municipalità per garantire un aiuto immediato ai bambini e alle famiglie in difficoltà.

Con l’esplosione del conflitto, ora l’attività dell’Unicef arranca, perché diventa più difficile raggiungere i luoghi del conflitto e al contempo i bambini soffrono per le situazione già esistenti ma anche per i disagi e i drammi causati dalla guerra esplosa improvvisa.

Aumentano i bisogni delle famiglie con bambini

“Infatti – Secondo Khan – negli ultimi giorni, i bisogni dei bambini e delle famiglie stanno aumentando di pari passo con il conflitto. Le necessità sono ampie, e vanno dai prodotti per l’igiene alle coperte, ai fornelli a gas, ai kit di primo soccorso”.

Questo conflitto deve finire ora”. – ha detto il segretario generale Onu Guterres all’indomani dell’operazione militare lanciata in Ucraina da Putin. “Questa guerra non ha alcun senso, viola i principi della Carta (Onu), e causa – o causerà se non si ferma – un livello di sofferenze che l’Europa non conosceva almeno dalla crisi balcanica”.

L’appello dell’Unicef: immediato cessate il fuoco

L’Unicef fa eco all’appello del Segretario Generale dell’Onu per un immediato cessate il fuoco e chiede alle parti di rispettare i loro obblighi internazionali a proteggere i bambini da pericoli e assicurare che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza e velocemente i bambini che hanno bisogno. L’agenzia chiede inoltre a tutte le parti di “non attaccare infrastrutture essenziali da cui i bambini dipendono, compresi sistemi idrici, igienico sanitari, strutture sanitarie e scolastiche”.  

Purtroppo già è accaduto quanto non doveva succedere. Infatti due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk.

Infine, annuncia ancora Unicef: “lavoreremo con l’UNHCR e altre agenzie delle Nazioni Unite nei prossimi giorni per un appello per i paesi circostanti e abbiamo attivato quelli che chiamiamo i ‘Punti Blu’, che abbiamo già usato durante la crisi dei rifugiati e dei migranti in Europa durante il 2015-2016, fornendo servizi essenziali lungo il percorso dove famiglie e bambini sono stati evacuati nei paesi circostanti“.

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