“Una svolta che costituisce un importante aiuto sul fronte dello screening. Era infatti impensabile fare solo i tamponi molecolari classici, perché hanno tempi di processazione impegnativi. Lo diciamo dall’alto dell’esperienza accumulata di 1,4 milioni di tamponi effettuati in Veneto”.
Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto ha commentato con soddisfazione la validazione, da parte del laboratorio di virologia dell’Istituto Spallanzani di Roma, su richiesta del Ministero della Salute e della stessa Regione Veneto, dei test rapidi antigenici per il Covid-19, che si stanno effettuando negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e negli ospedali pubblici e drive in del Veneto. La notizia è stata confermata in una nota congiunta a firma dei responsabili dei laboratori dello Spallanzani, Maria Rosaria Capobianchi, e dell’Ospedale di Treviso, Roberto Rigoli.
“Con queste modalità – aggiunge il Governatore del Veneto – possiamo muoverci come una falange macedone, procedendo con i testi rapidi per fare lo screening e poi con il metodo del tampone classico per la validazione dei positivi, e comunque mixando anche le due modalità”.
“Questa opportunità – ricorda il Presidente del Veneto – era stata posta all’attenzione nazionale proprio da noi. Ringrazio la dottoressa Capobianchi e il dottor Rigoli per il lavoro portato avanti. Non dimentichiamo che, quando siamo partiti, c’era a disposizione solo il test coreano, e oggi si trovano sul mercato una decina di aziende, alcune molto importanti, che ci permettono di avere certezza che, sul fronte degli investimenti, si sta muovendo il mondo intero”.
In conferenza stampa da Verona, dove era presente per un sopralluogo dopo il nubifragio di ieri nella città scaligera, Zaia ha reso noto che in Veneto al momento ci sono “2.048 positivi su 6.500 isolati dei quali 81 sintomatici. Confermo ancora una volta: gli ospedali non sono pieni. Abbiamo 6 persone in terapia intensiva in tutto il Veneto. Abbiamo 126 persone ricoverate in area non critica in tutti gli ospedali del Veneto. Dal 7% di sintomatici sui positivi oggi siamo al 3%. Questo è un virus strano. Ci stiamo avvicinando a un’immunità? Non lo so dire. So solo che non ci sono ospedali pieni e ci sono positivi che si negativizzano in 10 gg”.
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