Pubblicato il 31 Dicembre, 2023
Oggi nell’edizione cartacea de La Gazzetta spazio a Velasco che, intervistato da Pasini, ha parlato della sua nuova avventura con la Nazionale Femminile.
Ecco alcuni passaggi:
Velasco sa qualcosa dell’essere personaggio. Ora allenerà Egonu. Come l’immagina?
«All’interno della squadra non creeremo una responsabilità extra. Egonu è una giocatrice molto forte, riconosciuta da tutti, ma non deve avere più responsabilità delle altre. E su questo la difenderò sempre. Credo che il Mondiale vinto dall’Argentina sia un bel messaggio. C’era un sacco di gente che tifava Argentina per vedere vincere Messi. Queste sono le magie fra pubblico e grandi campioni. Non tutti i grandi campioni la creano. A me piacerebbe che accadesse a Paola ».
L’Italdonne ha un grande seguito: crede che oltre al volley sia anche veicolo di messaggi sociali?
«Credo che stiamo vivendo una delle tante rivoluzioni femminili. Non siamo noi maschi che concediamo qualcosa. Sono le donne che se lo stanno prendendo. E se uno sport femminile, come è accaduto nel nuoto, nella scherma o nello sci, compete in popolarità con lo sport maschile credo sia parte di quella rivoluzione. Con il vantaggio che il volley femminile ha motivi di attrazione suoi, rispetto al maschile. Questo sport ha un potenziale mostruoso. Può diventare un fenomeno di massa ancora più grande di quello che è: perché il volley per le ragazze è quello che è il calcio per i maschi. Questa Nazionale può avere un grande peso nel lanciare definitivamente questa disciplina».
Intervista completa nell’edizione di oggi 31 dicembre de La Gazzetta
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