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Verona: sullo scontrino 1,50 euro in più per l’aggiunta di Grana, ma nessuno sconto per la mozzarella tolta

Pubblicato il 23 Agosto, 2023

La lunga estate calda degli scontrini pazzi continua e praticamente ogni giorno spuntano come funghi sul web i conti e gli scontrini di pizzerie e ristoranti con costi proibitivi e sovrapprezzi discutibili.

Uno degli ultimi scontrini pazzi riguarda l’aggiunta di 10 centesimi per l’utilizzo di più latte per un cappuccino, mentre adesso una nuova polemica esplode per l’euro e 50 in più fatto pagare per l’aggiunta di Grana su una pizza in sostituzione della mozzarella.

Scontrino pazzo: “1,50 euro in più per il Grana, e la mozzarella tolta?”

Il nuovo caso di scontrino pazzo è stato sollevato da Alberto Tonello, giornalista veneto che ha raccontato la sua esperienza poco positiva in una pizzeria sui Torricelli a Verona sul suo profilo Facebook.

Ecco quanto scritto nel post, intitolato “I furbetti delle pizzerie”: “Ammetto che la riflessione mi é venuta passando lo scontrino al setaccio come faceva mia nonna di ritorno dal supermercato. Perché l’ho fatto uscendo da una pizzeria? L’ho fatto perché mi sembrava oggettivamente troppo 64 euro in due per una pizza normale e qualche birra industriale.

Ho scoperto due cose antipatiche: la prima é che vendono una birra industriale a prezzi da artigianale, 7 euro una 0,4 cl é troppo. La seconda é che se aggiungi un ingrediente te lo mettono in conto, se per una allergia un ingrediente lo devi togliere, te lo fanno pagare lo stesso”.

Il giornalista ha spiegato di aver chiesto di togliere la mozzarella, dal momento che lui è intollerante, e di aggiungere del Grana. L’aggiunta del Grana è stata fatta pagare 1,50 euro in più, ma nessuno sconto per la mozzarella tolta.

Così si è concluso il post polemico: “Il risultato vergognoso é che una modesta salamino e carciofi, con grana in cottura, arriva a costare 13.5 euro. Una enormità per una pizza normale con ingredienti industriali e questo perché carciofi e grana te li aggiungono, la mozzarella che tolgono (che evidentemente deve essere un formaggio che non vale nulla) non te la scontano. Date un occhio allo scontrino”.

L’intervista di Tonello a Gusto

La vicenda risale a 3 giorni fa ma subito è diventata virale, tant’è che Tonello è stato anche intervistato da Gusto ribadendo quanto scritto su Facebook: “Per la mozzarella tolta per una questione di intolleranza non mi hanno scontato nulla, ma per il Grana aggiunto invece ho dovuto pagare di più: questo vuol dire fare due pesi due misure”.

Tonello ha sottolineato che il prezzo era eccessivo anche perché non si trattava di pizze gourmet, né di ingredienti particolarmente elaborati: “Io non sono una persona che va a togliere e aggiungere ingredienti: soprattutto se vado in una pizzeria contemporanea e gourmet, mi faccio stuzzicare dagli ingredienti scelti perché considero le proposte piatti di autore, come avviene nelle degustazioni degli chef. Quella dove sono andato l’altra sera è una pizzeria normale. E di fronte a una richiesta fatta per motivi di salute, potevano fare il cambio Grana/mozzarella stando pari o quanto meno evidenziare la differenza, visto che nel conto sono stati così precisi”.

Il giornalista ha avanzato delle critiche anche sul costo delle birre: “Sulla birra s’è perso il senso della realtà, 7 euro per una birra da 0.4, una tedesca industriale, mi pare troppo. Ci sono birre più interessanti, in altri locali, che hanno un prezzo inferiore. Al personale, al momento del conto ho fatto notare le mie rimostranze, ma mi è stato risposto che questa è la loro politica, che non scontano niente e che i prezzi sono quelli”.

Anche il servizio sarebbe da rivedere, secondo il giornalista: “Oltre tutto, ci sarebbe da migliorare anche un po’ il servizio, considerando che la seconda birra sono dovuto andare io a prendermela al banco perché non arrivava più”.

La replica della pizzeria: “Questa è la nostra politica”

Il Gusto ha interpellato anche la pizzeria, che ha affidato la sua replica ad una dipendente che ha spiegato: “In genere il cliente viene avvisato a voce del supplemento ma non posso garantire che con questa persona sia stato fatto”.

Sull’1,50 euro in più per il Grana ha spiegato: “Le pizze con altri ingredienti sostituiti a quelli originari vengono personalizzate dall’inizio, usando una base di pizza al pomodoro semplice. Non viene tolta la mozzarella e aggiunto altro al suo posto”.

Sulla polemica relative alle birre ha spiegato che si tratta di birre artigianali, e non commerciali, e quindi costano un po’ in più dal momento che non si trovano dappertutto.

Non si placa insomma la “guerra” tra clienti e ristoratori, anche se questi ultimi stanno passando al contrattacco. Recentemente il titolare di una pizzeria genovese si è lamentato della maleducazione di alcuni suoi clienti, che in 8 hanno ordinato appena 3 pizze e utilizzato svariati piatti. Prosegue la lunga estate torrida degli scontrini pazzi e c’è da scommetterci che ne saranno pubblicati ancora in questi giorni di vacanza.

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