Pubblicato il 4 Luglio 2020
E’ quello programmato da Giuseppe Conte, in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio che dovrebbe essere decisivo per il via libera al piano di aiuti da 750 miliardi di euro. Conte conta di chiudere lunedì in Italia la partita del decreto, che sta avendo una gestazione particolarmente lunga e complicata per i veti incrociati nella maggioranza, dedicandosi poi a tessere la sua tela in Europa. Martedì 7 sarà dunque in Portogallo e il giorno successivo in Spagna per incontrare i suoi omologhi Antonio Costa e Pedro Sanchez. Due tappe fondamentali, nei paesi in cui l’impatto della pandemia è stato più simile all’Italia, e sostengono quindi la richiesta di Roma per l’attivazione immediata del piano, con corposi aiuti a fondo perduto. Ma centrale, nell’agenda di Conte, dopo un passaggio a Venezia il 10, è l’incontro fissato per il 13 luglio, quando il premier sarà a Berlino per vedere Angela Merkel. La cancelliera tedesca, presidente dell’Ue, è fondamentale per cercare di superare le resistenze di alcuni paesi come Paesi Bassi, Danimarca, Svezia e Austria. Nei giorni scorsi Conte ha sentito il primo ministro Olandese Mark Rutte , senza ottenere grandi aperture. La stessa Merkel anche ieri ha ammesso che ci sono ancora grandi passi da fare ma la sua intenzione, ha ribadito, è quella di chiudere prima dell’estate. Con la Merkel Conte si era già sentito nei giorni scorsi, ribadendo la posizione dell’Italia a sostegno del piano della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Alla leader tedesca spetta dunque la mediazione che andrà avanti fino all’ultimo momento perchè il Consiglio europeo non si concluda con un nuovo rinvio.