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Napoli, patrimonio

Weekend ecologici a Napoli, forti critiche in commissione

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Ci sono forti resistenze ai week end ecologici. E lo hanno ribadito, in senso trasversale, alcuni esponenti politici per diverse ragioni. Si poteva immaginare: è un tema particolarmente caldo che ha già suscitato molte reazioni critiche, come quella espressa sulla stampa dal presidente dell’Aci Napoli Antonio Coppola. 

Una contrarietà, ha spiegato il presidente Simeone, personalmente condivisa e che si riferisce non allo spirito della proposta di delibera, ma alla situazione di grande difficoltà che vive in questo momento il trasporto pubblico cittadino, che dovrebbe essere chiamato ad assorbire l’impatto di quanti fossero costretti a lasciare l’auto a casa per tre weekend al mese, da luglio a settembre, dalle 9 alle 18. 

Non si è nelle condizioni di poter decidere una misura del genere, perché chiudere ora la città per tre fine settimana al mese significa far fallire molte attività, con un trasporto pubblico dove la Linea 1 della Metro a causa delle misure sul distanziamento ha dovuto dimezzare la propria capacità di trasporto, i bus sono numericamente insufficienti e le funicolari, come quella di Mergellina, unico collegamento tra la zona costiera e l’area collinare, vengono chiuse. 

A queste critiche si aggiungono quella del mancato coinvolgimento delle categorie interessate e tanti altri aspetti, come quello delle ferie dei dipendenti dell’Anm, che non sono stati presi in considerazione. 

L’assessore Del Giudice ha chiarito che si tratta di una bozza di delibera “corale”, che mette cioè insieme tanti aspetti, da quello ambientale a quello della mobilità sostenibile, ma che non sarà portata all’attenzione della Giunta prima di aver raccolto il parere delle commissioni. 

Si tratta di un’idea nata da una vera e propria ondata di richieste arrivate a tutti gli assessori durante il periodo di lockdown, in cui è stata apprezzata la ritrovata qualità dell’aria e la bellezza di un ambiente finalmente libero da auto e inquinamento. 

Si è quindi deciso di recepire le nuove istanze e provato a immaginare una chiusura più ampia per far respirare la città. La bozza prevede limitazioni alla circolazione, ma le trasforma in opportunità per sperimentare misure alternative al traffico privato, tenendo conto anche di una serie di parametri previsti dalla delibera 193 del 18 giugno sul programma di azioni tese al miglioramento della qualità dell’aria, tra le quali sono state inserite misure volte a sostenere la tutela dell’ambiente attraverso l’incentivazione del trasporto pubblico e della mobilità alternativa rispetto al trasporto privato, oltre a interventi per gli impianti di climatizzazione e per le caldaie.

Vincenzo Iommazzo del WWF Campania ha ricordato che l’associazione è da sempre favorevole a limitazioni del traffico privato a favore dell’uso del mezzo pubblico, per cui non si può che essere d’accordo con l’impostazione illustrata dall’assessore Del Giudice, che va nella direzione di limitare le emissioni e favorire l’utilizzo di mezzi “puliti”, con la possibilità di poter raggiungere parametri europei mai raggiunti in Italia. 

Occorre dunque dare ai cittadini la possibilità di familiarizzare con il mezzo pubblico, ma queste misure vanno inserite in piani più ampi che prevedano un maggior numero di Ztl e diano alla città in tempi brevi nuovi treni e bus per un servizio pubblico all’altezza delle aspettative. 

Il WWF propone anche di rendere il trasporto gratuito nei giorni di limitazione e di affrontare le attuali difficoltà pensando a misure integrative del trasporto pubblico, come il ricorso ai taxi collettivi o ad accordi con le aziende che gestiscono i bus turistici. Restano le perplessità di sempre, invece, rispetto alla risalita dei livelli di inquinamento al termine delle ore di limitazione e all’impossibilità di garantire controlli efficaci sul rispetto dei divieti. 

Francesco Vernetti (DemA) ha ricordato come nella Fase 2 della pandemia il traffico privato sia aumentato esponenzialmente creando una situazione da cui è difficile uscire, perché salgono i livelli di inquinamento, con il rischio che forse si sarà obbligati per legge a stabilire giornate ecologiche. Sui weekend ecologici si condividono tutte le perplessità espresse dal presidente Simeone rispetto all’inadeguatezza del trasporto pubblico ad assorbire in questo momento un ulteriore impatto di persone. Al massimo si potrebbe pensare di puntare in via sperimentale a un solo fine settimana al mese di limitazione, per verificare la risposta della città.

Ciro Langella (Misto) ha espresso invece il proprio favore alla proposta, ricordando che proprio la delibera sulla qualità dell’aria prevede che si adottino misure volte a combattere l’inquinamento ambientale.

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