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Misure anti Covid, Emiliano chiede la zona rossa rafforzata

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La zona rossa non basta più, ora Emiliano chiede la zona rossa rafforzata. La situazione in Puglia, relativa al dilagare della terza ondata del Covid19, è alquanto preoccupante e i cittadini pugliesi, dopo essere passati dalla zona gialla direttamente a quella rossa, potrebbero ritrovarsi a dover convivere con restrizioni ancora più stringenti. Come ogni venerdì, oggi, si sono ridiscussi tutti gli indici di contagio e le curve dell’andamento del virus e, nelle prossime ore, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, si pronuncerà per decidere le nuove fasce da attribuire alle Regioni italiane a partire da lunedì 22 marzo. Non dovrebbero esserci molti cambiamenti, ma alcuni sarebbero sostanziali. La Sardegna passerà dalla zona bianca a quella arancione, così come il Molise che in questi giorni è stato zona rossa. E poi c’è la Puglia che, tra ospedali che hanno ampiamente superato la soglia critica, terapie intensive in affanno ed un nuovo record di contagi superato, potrebbe addirittura vedere la sua zona rossa rafforzata.

Emiliano deciso sulla zona rossa rafforzata: “Misure ancora più stringenti

Questo è quello che si auspica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che, intervenuto alla cerimonia dell’anno giudiziario del Tar, si espresso in questo modo circa la possibilità di passare in zona rossa rafforzata: “Stiamo pensando circa l’ipotesi di stringere ulteriormente le misure rispetto a quelle previste dal Governo nella zona rossa”.

Emiliano, spiegando cosa significherebbe una zona rossa rafforzata, si auspica che le aziende incentivino lo smart working sempre di più, facendo lavorare in presenza solo se strettamente necessario. “Serve spingere tutte le aziende a lasciare a casa il numero più alto possibile di persone per evitare che si contagino sul luogo di lavoro. In questi giorni, pur essendo in zona rossa, non stiamo ancora utilizzando tutti fino in fondo per tutte le aziende e per tutte le pubbliche amministrazioni lo smart working. Ieri abbiamo avuto il massimo picco pandemico della storia pugliese con più di 2 mila contagi. Fino a luglio avevamo avuto non più di 2.000-2.500 contagiati in tutto, oggi li abbiamo in un solo giorno. Tutte le volte che si può abbassare il rischio epidemico utilizzando tecnologie, i poteri delle Regioni non possono che essere usati obbligando tutti. Va salvaguardato il diritto alla salute individuale e collettivo. Non sarà come lavorare in presenza, ma le tecnologie vanno sfruttate”.

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Carmelo Dimitri

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