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Concerti “saltati”, MessinAccomuna smentisce la Giunta De Luca

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Torna sul caso dei grandi eventi “persi” – in primis il concerto di Tiziano Ferro – il laboratorio politico MessinAccomuna. Che stigmatizza l’azione della Giunta De Luca e confuta le recenti dichiarazioni dell’assessore Scattareggia.

“Alla fine, per annuncio di Tiziano Ferro, siamo al ‘fatto compiuto’” si legge in una nota di MessinAccomuna. “Grazie al modello di gestione di Scattareggia-De Luca, Messina è fuori dal circuito dei grandi eventi nazionali dello spettacolo. È il momento di chiarire le ‘precisazioni’ dell’assessore, che col solito #cicuppacoorinti (ne ha colpa Accorinti, il precedente sindaco, ndr) tenta di nascondere le sue inefficienze. L’assessore tiene chiusi impianti nuovi di zecca, mortifica Messina facendo presentare alla sua compagna gli eventi, ci cancella dai grandi eventi, perde il ricorso con la Waterpolo e lancia ridicole accuse ai predecessori”.

Precisava l’assessore Scattareggia in una nota recente. “Questa Amministrazione al momento del proprio insediamento ha dovuto prendere atto dello stato di assoluto abbandono e degrado di tutti gli impianti sportivi comunali”. Ribatte MessinAccomuna: “Quando si è insediato ha ricevuto tre impianti appena rifatti (il ‘Santamaria’ e due campi da tennis a Villa Dante), lavori avviati per la piscina di Villa Dante (con accordo per l’affidamento in gestione alla Federazione Nuoto), progetti già approvati e finanziati per la palestra e due campi da tennis a Mili e un progetto per spazi di attività sportiva nei quartieri. Impianti nuovi, lavori in corso e una programmazione esecutiva e finanziata per un totale di 2 milioni e mezzo, cui si aggiungono i finanziamenti del bando ‘Sport e periferie’ del Coni con i 3 progetti Piscina Campagna, Palatracuzzi e campo Rugby di Sperone. Oggi è in degrado il ‘Santamaria’, sono chiusi i campi da tennis e la piscina di Villa Dante attiva grazie …ad Accorinti”.

L’assessore aveva parlato anche di “rinnovo di anno in anno della concessione degli impianti alle stesse associazioni sportive”. “Falso”, risponde MessinAccomuna. “Le convenzioni erano preesistenti e di lunga durata. E non è che perché cambia il sindaco i contratti si possono stracciare. Inoltre, ove possibile Accorinti ha puntato sulle Federazioni, che rappresentano e danno spazio a tutte le associazioni e non sono ad alcune: le piscine ‘Campagna’ e Villa Dante affidate alla federazione nuoto, il PalaMerlino alla federazione hockey e pattinaggio, la palestra Villa Dante alla federazione tennistavolo, la sala scherma Ritiro alla federazione provinciale di scherma; anche per i campi da tennis stavamo lavorando in questo senso. Infine, dove c’erano le condizioni e le dovute garanzie, si è proceduto con concessioni pluriennali con ottimi risultati (Campo Marullo di Bisconte e un grande progetto per il campo di Rugby di Sperone)”.

Quelle di Scattareggia – dice MessinAccomuna – affermazioni “vuote”. “I fatti sono due anni di chiusura degli spazi ai cittadini; Villa Dante che adesso chiude per il pranzo: dalle 13,00 alle 16,00. E alle 20,00 …tutti a casa. E intanto l’eredità della precedente Amministrazione marcisce perché il mancato uso fa deperire gli impianti più della normale usura”.

Sui proventi e sulle condizioni di uso del San Filippo, Scattareggia –aggiunge la nota di MessinAccomuna – “non dice che nel 2015 Messina è stata inserita nel circuito dei grandi eventi musicali estivi di livello nazionale. Non dice che l’Amministrazione Accorinti, dopo amministrazioni che pagavano per far giocare a Messina la Juventus, ha affermato il principio che la città deve ricevere dagli eventi che ospita. E l’assessore dimentica anche di citare i concerti di Vasco Rossi (2015 e 2018). Li avesse ricordati avrebbe dovuto aggiungere al conto circa 20.000 euro per il 2015 e circa 70.000 per il 2018. E questo perché, con la delibera n. 222 del 24.04.2018, la Giunta Accorinti aveva modificato le tariffe di concessione per i concerti allo Stadio, più che triplicando il vantaggio economico per il Comune e mantenendo Messina nel giro dei grandi eventi. Quanto alle compensazioni (lavori fatti dal concessionario al posto del proprietario a scomputo del canone), queste hanno consentito di ottenere l’agibilità in tempi compatibili con l’evento. Il Comune non poteva sostenere le spese per le manutenzioni straordinarie di sua competenza che, anticipate dagli organizzatori, erano compensate sulle tariffe di concessione. Prima di spargere sospetti gratuiti, l’assessore avrebbe dovuto controllare: avrebbe scoperto che i lavori dovevano essere preventivamente autorizzati dall’Ufficio tecnico del Comune che verificava ed approvava i computi metrici. Ma non è tutto. “Lo stesso Scattareggia, per i ‘suoi’ eventi del 2018 e 2019, ha adottato l’identica formula. Ma come: fatto da Accorinti è uno scandalo e fatto da lui è cosa giusta?”.

Infine, secondo MessinAccomuna, “non esiste alcun divieto ad esplicitare nel bando il vincolo all’uso della struttura per i concerti estivi. Anzi, la clausola valorizzerebbe il successivo contratto, visto che la presenza massiva di persone al di fuori della stagione calcistica sarebbe un elemento di pregio per gli eventuali spazi commerciali. Infatti chi ha manifestato interesse per la gestione del S. Filippo ha dichiarato che non ha nulla in contrario ai concerti. Perché, dunque, cancellare gli spettacoli per il 2021? Così, per incompetenza o per ripicca, Messina perde un ritorno enorme, sia di immagine che di visibilità e di diretta economia, visto che i grandi eventi richiamano presenze in città, a beneficio del comparto turistico e alberghiero, della ristorazione, dell’intera città”.

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