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Dissesto idrogeologico, in gara il progetto di consolidamento di Tripi

L’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico ha pubblicato la gara per il progetto esecutivo del consolidamento del centro abitato di Tripi, nel Messinese. Un intervento atteso da dieci anni, da quando una serie di frane causò diversi danni a infrastrutture pubbliche e private e al sistema viario

Pubblicato il 2 Luglio, 2020

L’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico ha pubblicato la gara per il progetto esecutivo del consolidamento del centro abitato di Tripi, nel Messinese. Un intervento atteso da dieci anni, da quando una serie di frane causò diversi danni a infrastrutture pubbliche e private e al sistema viario.

La struttura contro il dissesto idrogeologico – guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretta dal commissario Maurizio Croce – ha dato il via alla procedura che consentirà di intervenire nella zona Castello e nella contrada San Giuseppe. Si sblocca così una situazione che, negli anni, è notevolmente peggiorata, con rischi per l’incolumità pubblica.

Le immagini dei grossi massi rotolati nel 2012 sulla strada provinciale 115, a poca distanza dall’ingresso nel paese, sono ancora ben vive nel ricordo dei residenti: in quella occasione, la Protezione civile e l’amministrazione comunale entrarono in azione ripristinando la viabilità, ma era chiaro a tutti che occorreva una soluzione organica.  

Nel progetto contro gli effetti del dissesto idrogeologico sarà previsto l’abbinamento di opere di drenaggio profondo di falda e sub-superficiali – con impermeabilizzazione di aree pubbliche e regimazione delle acque meteoriche –  e di lavori di carattere statico che hanno invece lo scopo di bloccare i movimenti franosi verso valle, stabilizzando l’area del pendio. Verranno realizzate, inoltre, paratie di pali collegate alla sommità da un cordolo in cemento armato e barriere paramassi.

Si procederà, infine, con misure di ingegneria naturalistica che consistono nella risistemazione dell’impluvio esistente con gabbioni metallici a scatola riempiti con pietrame di idonea pezzatura, nonché con la messa a dimora di cespugli e piante boschive autoctone, con funzione antierosiva.

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