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Il Parlamento serve ancora? Oggi sul palco del meeting di Rimini il confronto tra i capi politici

Pubblicato il 21 Agosto, 2020

Rimini – Il parlamento serve ancora? A questa domanda hanno provato a dare una risposta i leader nazionali di quasi tutti i partiti che questo pomeriggio sono saliti sul palco del palacongressi di Rimini per partecipare alla quarta giornata del meeting internazionale per la pace dei popoli.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha ribadito l’importanza fondamentale di procedere con il taglio dei parlamentari perché non bisogna puntare alla quantità, ma alla qualità della classe dirigente. Si è rivolto ai giovani, invitandoli ad avvicinarsi alla politica, perché è l’unico strumento che può organizzare il loro futuro. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha esordito attaccando il ministro della pubblica istruzione, Lucia Azzolina, per il clima di confusione che sta crescendo intorno alle scuole italiane: non sappiamo a che ora dovremo accompagnare a scuola i nostri figli, non sappiamo a che ora termineranno le lezioni, non sappiamo nulla di ciò che ci attende. Sull’immigrazione ha confermato la volontà di denunciare il governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Giorgia Meloni ha bocciato il sistema proporzionale ed ha invocato il sistema maggioritario, aggiungendo che il varo della nuova legge elettorale non può essere utilizzato come alibi per non andare alle urne. Il ministro della salute, Roberto Speranza, ha esordito affermando: “Io sono un convinto parlamentarista e, probabilmente non sarò di moda, ma continuo a credere nel ruolo dei partiti. Partiti deboli, basati su una sola leadership che parla attraverso i media io credo siano stati un elemento di debolezza”.

Antonio Tajani ha espresso perplessità sul voto online perché mette a rischio la tenuta della democrazia, mentre l’ex ministro, Maria Elena Boschi, ha anticipato il suo voto favorevole al referendum, aggiungendo che non risolve il problema. Un altro tema molto dibattuto ha riguardato l’emergenza sanitaria: sul palco i governatori della Puglia, Michele Emiliano, della Lombardia, Attilio Fontana, della Sicilia, Nello Musumeci e Sabina Nuti, rettore della Scuola superiore Sant’Anna di Pavia.

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