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"La notte del gran rifiuto": i dettagli (mondi che non comunicano)
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“La notte del gran rifiuto”: i dettagli (mondi che non comunicano)

Pubblicato il 22 Agosto, 2020

Personaggi che appartengono a mondi che non comunicano, alcuni dei quali pensano solo a gestire il dopo dimissioni e a riflettere su come comportarsi a poche ore di distanza, mentre Papa Celestino V è assorto in preghiera.

Questa l’atmosfera che racconta Errico Centofanti in “La notte del gran rifiuto”, che andrà in scena al ridotto del teatro comunale dell’Aquila dal 24 al 26 agosto, in prima rappresentazione assoluta. Centofanti ha raccolto l’invito del sindaco Pierluigi Biondi per un omaggio alla città e ha realizzato questa opera teatrale, che fa parte del programma della 726esima Perdonanza celestiniana dell’Aquila. Il fondatore, nel 1983, della Perdonanza in chiave moderna, da lui guidata per un decennio, compirà 80 anni domani, giorno inaugurale della settimana del Perdono e racconta nel suo lavoro cosa accade a Napoli, nella residenza pontificia di Castel Nuovo, nelle ore precedenti l’abbandono del soglio di Pietro da parte del Pontefice Santo Celestino V, avvenuta il 13 dicembre 1294, tre mesi e mezzo dopo l’insediamento alla basilica di Collemaggio dell’Aquila. Il lavoro teatrale è prodotto dalla Compagnia della Contessa, in collaborazione con il Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa).

Errico Centofanti descrive i dettagli dell’opera nell’intervista rilasciata alla web tv del Comune dell’Aquila, pubblicata in questa pagina. 

Per accedere al ridotto del teatro comunale, occorrerà la prenotazione on line sul portale eventbrite, che sarà raggiungibile da un link posto sulla pagina iniziale del sito e dalla pagina del programma della Perdonanza dello stesso portale, a partire dalle 9 di domani, 23 agosto. Sarà possibile prenotare per una delle tre serate. Il costo del biglietto è di 5 euro.

L’accesso al ridotto dovrà avvenire con la mascherina.

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