In bicicletta per protestare, per reclamare i propri diritti. I riders fiorentini hanno scelto questa tipo di protesta e questa mattina verso le 10,00 si sono radunati in Piazza Duomo per dire no al contratto AssoDelivery-UGL, assieme con Nidil CGIL.

Ma non erano tutti ridere, infatti, assieme ai tanti ciclofattorini presenti al presidio, nel giorno della sua investitura si è presentato anche il Neo Governatore Eugenio Giani.
“Alcune piattaforme stanno già intimando ai ciclofattorini di accettare le nuove condizioni contrattuali pena l’interruzione del rapporto di lavoro: è un inaccettabile ricatto – ha spiegato la Nidil Cgil, secondo cui l’intesa firmata tra AssoDelivery e Ugl, peraltro bocciata dal Ministero del lavoro – peggiora le condizioni di lavoro dei rider. Mantiene il cottimo e riduce le paghe di queste lavoratrici e lavoratori”.

“Oggi mi sento un rider come voi e mi fa piacere che questo incontro avvenga in una giornata così particolare – ha detto il neo presidente regionale Eugenio Giani – mi consente di dire che la Regione farà tutto quanto in suo potere per sostenere la vostra battaglia per un lavoro sicuro e tutelato”.
Dalla NIDIL fanno sapere che la protesta non si fermerà fino a quando la situazione dei riders non sarà cambiata e “si sta valutando anche dei ricorsi in tribunale contro l’accordo e contro le possibili interruzioni di lavoro”
“Le vostre questioni – ha concluso il presidente Giani – riguardano diritti del lavoro, con riflessi anche di carattere costituzionale, che chiamano in causa competenze dirette dello Stato. La vostra è una battaglia che ha un respiro nazionale, ma la Toscana – ha concluso – sarà al vostro fianco”.
Leggi le altre notizie
-
Nonantola: riconsegnato un manoscritto trafugato
-
Omicidio di Via Montello, il killer scrisse una lettera alla madre un’ora e mezzo dopo il delitto
-
Coniugi scomparsi, sono stati avvelenati? Forse ritrovata nel fiume la giacca di Peter
-
Operazione contro la ‘ndrangheta: 48 arresti “importanti”. Nei guai Cesa, segretario Udc
-
Bolzano, nuovi accertamenti nella casa dei coniugi scomparsi. Il cerchio si stringe