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“I miei giovani saranno campioni. Imponendo agli altri il nostro gioco”. Pirlo va all’attacco

Pubblicato il 14 Ottobre, 2020

Il modello è Guardiola che “ha dimostrato di essere uno dei migliori fin dalle giovanili del Barcellona confermandosi poi in prima squadra”. Non solo come personalità e carisma, ma soprattutto “per il suo calcio propositivo”.

Andrea Pirlo svela le sue carte: la sua Juventus giocherà d’attacco, imponendo a tutti il proprio gioco, “anche al Santiago Bernabeu”. Il bresciano dimostra di avere le idee chiare da tecnico e lo rivela in un’intervista a Repubblica. “Ho avuto grandi allenatori, il top mondiale: da Lucescu, un vero maestro, fino a Lippi, Ancelotti, Conte e Allegri. Da ognuno voglio prendere qualcosa, quello è il mio obiettivo”. 

Sa bene, Pirlo, che non ci sono squadre deboli. “Sono tutte forti, non si può sbagliare, servirà sfidarle tutte con il medesimo entusiasmo e la stessa attenzione”. La componente fisica è ovviamente molto importante: “Il momento critico saranno le gare ad eliminazione diretta di marzo, perché alcune sono già pronte, mentre altre stanno ancora cercando il ritmo dopo la preparazione invernale. In questo caso serve anche un po’ di fortuna nel sorteggio. Se arrivi in quei momenti con la squadra non in perfette condizioni, hai buttato una stagione”.

E sulla sua squadra e i suoi giovani gioielli Kulusevski, Chiesa, Arthur e McKennie  hanno ringiovanito la rosa. “Ho trovato i miei ex compagni molto disponibili, hanno capito il mio ruolo in fretta. I calciatori che ho hanno grande qualità e sono giovani. Al termine di un ciclo si deve ripartire con atleti giovani, è giusto così. Per fortuna abbiamo preso questi ragazzi. L’obiettivo è farli crescere e diventare campioni”. 

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