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entato omicidio di noto pugile marsicano: arrestati due pregiudicati avezzanesi
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Tentato omicidio di noto pugile marsicano: arrestati due pregiudicati avezzanesi

Pubblicato il 27 Ottobre, 2020

Tentato omicidio di noto pugile marsicano: arresti. Nelle prime ore della mattinata odierna, il personale del Commissariato di Polizia di Avezzano ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di R. S., di 27 anni, e di E. S., di 38 anni, avezzanesi appartenenti alla locale comunità Rom.
I fatti risalgono al 09 aprile, quando un noto pugile professionista avezzanese, campione dei pesi massimi, era stato accompagnato con urgenza al Pronto soccorso del capoluogo marsicano a seguito di profonde ferite da arma da taglio all’addome ed al torace.
Ai poliziotti immediatamente intervenuti aveva riferito di essere stato assalito da alcuni appartenenti ad una famiglia Rom.
Le successive scrupolose fasi d’indagine hanno permesso di ricostruire i fatti della cruenta aggressione, avvenuta dopo che la vittima si era recata presso una famiglia Rom per tentare di riscuotere un credito che terzi vantavano nei confronti di uno degli arrestati.
Dalla discussione animata si era passati ai fatti e la vicenda si era improvvisamente trasformata in una violenta aggressione, perpetrata con una mazza da baseball e con un coltello conficcato nel torace e nell’addome del pugile, tanto che costui aveva rischiato la morte, così come stabilito dall’accertamento tecnico peritale.
A seguito dell’accaduto, venivano eseguite perquisizioni locali e personali ai Rom: esse avevano permesso di rinvenire la mazza da baseball usata per l’aggressione, oltre che ulteriori e numerose prove di colpevolezza.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla dottoressa Maria Proia, Gip presso il Tribunale di Avezzano, su richiesta del procuratore della Repubblica, dottor Andrea Padalino Morichini, che ha contestato, ai due pregiudicati, i reati di tentato omicidio in concorso tra loro, minacce e porto abusivo di arma.
Dopo gli adempimenti di rito, R. S. e E. S. sono stati accompagnati presso la Casa circondariale di Frosinone, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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