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Genova, caos pronto soccorso, nel mirino della Procura anche i fondi della protezione civile

La Procura indaga i fondi della protezione civile nel caos dei pronto soccorso…

Genova – Nel mirino della procura di Genova, che nei giorni scorsi ha aperto una indagine conoscitiva sul caos dei pronto soccorso dove le ambulanze restavano a lungo i fila con i pazienti a bordo, c’è la gestione dei fondi della protezione civile regionale e del bilancio regionale per fronteggiare la seconda ondata di Covid. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, hanno sentito come persone informate dei fatti dirigenti della Regione e di Alisa per ricostruire l’ammontare dei fondi a disposizione e se siano stati usati tempestivamente in modo da non arrivare impreparati alla nuova impennata di contagi. Gli inquirenti hanno anche acquisito la documentazione dagli uffici regionali.

Genova: le criticità al centro delle indagini 

Sono due le criticità su cui la procura sta indagando, lamentate anche dagli stessi medici che lavorano sul campo e da familiari di pazienti: la mancanza di personale e la carenza di strutture esterne dove ricoverare i pazienti in via di guarigione per alleggerire gli ospedali cittadini. Oltre a ciò, come se non bastasse, la procura ha aperto anche un secondo fascicolo esplorativoquello sui dati trasmessi dalla Regione al ministero della Salute per la valutazione della fascia di rischio. Le indagini sono state delegate al nucleo di polizia economico-tributaria della guardia di finanza. Gli investigatori vogliono capire quali dati siano stati mandati a Roma, se vi sia stato un meccanismo uniforme, se siano stati usati parametri corretti. Anche in questo caso sono stati sentiti diversi testimi di Alisa.

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