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Benvegnù (PRC): “Alluvioni, tutto previsto e prevedibile, dove sono i soldi?”

“Strade che franano paesi isolati, aree golenali invase dai fiumi, litorali erosi. Tutto previsto e prevedibile, come erano prevedibili e sono previsti, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici su un territorio, quello veneto, reso fragile dalla subalternità bipartisan del centrodestra che governa, e di un centro sinistra che si finge opposizione, al partito del mattone, delle grandi opere, dei grandi eventi come le Olimpiadi invernali di Cortina”, così in una nota Paolo Benvegnù, segretario regionale di Rifondazione Comunista.

Pubblicato il 7 Dicembre, 2020

“Strade che franano paesi isolati, aree golenali invase dai fiumi, litorali erosi. Tutto previsto e prevedibile, come erano prevedibili e sono previsti, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici su un territorio, quello veneto, reso fragile dalla subalternità bipartisan del centrodestra che governa, e di un centro sinistra che si finge opposizione, al partito del mattone, delle grandi opere, dei grandi eventi come le Olimpiadi invernali di Cortina”, così in una nota Paolo Benvegnù, segretario regionale di Rifondazione Comunista.

“I 24 miliardi dei progetti della giunta regionale legati al Recovery fund in Veneto non arriveranno mai nella misura richiesta. Ma il piano di Zaia dice comunque dove il centrodestra e la lega, senza particolare opposizione del centrosinistra, vogliono portare il Veneto. Lo dicono i 6 miliardi di euro nei progetti di nuove strade e autostrade, lo dice la montagna di soldi per le olimpiadi del 2026 e per gli impianti di discesa stanziati mentre la montagna frana e i paesi restano isolati, lo dicono i 70 milioni di euro per l’inceneritore di fusina, lo dice il costo per la TAV, mentre è del tutto evidente che c’è bisogno di un cambiamento radicale nel modello di sviluppo che viene inesorabilmente riproposto. I soldi del recovery found a quelli delle tasse che fino ad ora i ricchi non hanno pagato, vanno al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del nostro territorio, nella riconversione ecologica delle produzioni, agli investimenti nelle aree marginali della nostra regione” conclude Benvegnù.

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