Pubblicato il 12 Gennaio, 2021
E’ arrivato il momento della resa dei conti. Matteo Renzi, deus ex machina della probabile crisi di Governo, potrebbe ritirare i suoi, quando il Consiglio dei ministri avrà reso ufficiale il Recovery Plan. Renzi, conosciamo ormai le sue mosse, vuole arrivare sino in fondo: “Capisco che qualcuno vorrebbe farmi fare la figura dell’irresponsabile, ma si sbaglia di grosso” dichiara e aggiunge che il testo sarà valutato, ma “prima di tutto viene l’interesse del Paese, ma subito dopo faremo quello che dobbiamo fare”. Cioè creare una crisi al buio in un’epoca di grandi sofferenze degli italiani. “Questa settimana si chiude la partita”. Renzi, a meno di grandi colpi di scena, ha già deciso: “Non indietreggio di un passo”.
All’orizzonte ci potrebbe essere un nuovo governo Conte, che passerebbe attraverso le dimissioni dell’attuale Presidente del Consiglio, circostanza che i renziani vedono come “una vittoria”. Il traghettatore pd Dario Franceschini ha sottolineato che “siamo in piena pandemia, i contagi stanno avendo un’impennata, non si può andare a una crisi al buio”, ma Renzi vuole il Contexit – non sono mai andati d’accordo e le aperture di Conte (“le proposte e le osservazioni sin qui indicate dalle forze politiche si sono rivelate contributi utili ad arricchire e a migliorare il piano”) il leader di Italia Viva le vede come fumo negli occhi.
Il Presidente del Consiglio ancora sostiene che ci siano “sfide importanti davanti, bisogna rafforzare la coesione nella maggioranza e la solidità della squadra di governo”. Bisogna vedere se chi vuole far saltare il tavolo accoglierà la sua mano tesa. “Adesso dobbiamo correre. Solo così potremo dare all’Italia l’accelerazione che serve a trarla fuori dalle difficoltà del tempo presente e a preservarla dalle ulteriori difficoltà all’orizzonte. Dobbiamo correre insieme”. Ma sono parole al vento e su una crisi complessa che il Quirinale non vuole molti sono pronti a gettarsi. Sembra escluso il ritorno alle urne, per ora.