Pubblicato il 6 Febbraio, 2021
La Lega è a disposizione (per qualcuno, a sorpresa), nei confronti del premier incaricato Mario Draghi. Per il centrodestra, considerando anche il no alla fiducia da parte di Fratelli D’Italia, questa volta è Silvio Berlusconi, a quanto pare, a dettare la linea. Queste le parole di Matteo Salvini, nelle consultazioni e subito dopo: “Non poniamo condizioni. Sui giornali leggiamo che altri partiti, dentro o fuori da questa sala pongono veti: ‘con la Lega no’, ‘con Salvini no’, ‘con i sovranisti no’. Il nostro intento è l’opposto. Le condizioni non riguardano persone, né idee, né movimenti. E’ un momento in cui il bene del Paese deve superare l’interesse personale o partitico. Come diciamo da settimane, stiamo vivendo una crisi figlia del caos all’interno della maggioranza uscente e cerchiamo di determinare soluzioni, mettendo al centro lo sviluppo. Questa è stata la maggior sintonia, nella mezz’ora di colloquio: soldi alle imprese, lavoro e non assistenza o beneficienza. Per quanto riguarda la Lega, significa naturalmente l’impegno a non aumentare alcuna tassa. Noi ovviamente possiamo metterci a disposizione di una squadra e di un Governo che si pone come obiettivo primario tagliare le tasse e tagliare la burocrazia. Nessuna idea di patrimoniale, tasse sui conti correnti, aumento delle tasse sulla casa: semmai una pace fiscale, per aiutare i cittadini e le imprese a respirare e lo Stato a incassare. Abbiamo impiegato molto tempo con il professor Draghi parlando di sviluppo, di crescita. Siamo la prima forza politica del paese. La Lega dove governa lo fa con ottimi risultati. A differenza di altri, crediamo non si può andare avanti a colpi di no”.
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