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consiglio comunale

Situazione Covid, Salvemini: “Superiamo questo tornante critico prima della discesa”

Pubblicato il 27 Febbraio, 2021

La situazione Covid in Puglia rispecchia i dati nazionali e, nonostante sia stata confermata la zona gialla anche per la prossima settimana, anche i dati pugliesi sono in costante rialzo a causa del diffondersi delle varianti del virus. Come ogni fine settimana, intanto, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha affidato alla sua pagina Facebook il resoconto della situazione Covid in provincia di Lecce ed in generale in tutta la Puglia.

Situazione Covid, il post di Salvemini

Questo è il contenuto del post pubblicato questa mattina dal primo cittadino leccese sulla situazione Covid: “I dati della settimana sulla situazione Covid confermano che il virus – nelle sue nuove varianti – ha un capacità di trasmissione ancora elevata. In Italia dal 19 al 25 febbraio sono stati registrati 103.023 casi di positività, il 25,6 per cento in più rispetto al monitoraggio settimanale di venerdì scorso. È stata stimata una prevalenza del 17,8 per cento della variante inglese sul totale dei tamponi analizzati; che, secondo l’ultimo studio realizzato dall’Istituto superiore di sanità, ha una trasmissibilità media superiore del 37 per cento rispetto ai ceppi del virus. Anche in Puglia c’è stato un aumento dei contagi negli ultimi sette giorni, del 7 per cento, come sempre articolato per province. In quella di Lecce s’è registrato una diminuzione dei casi, di circa il 6 per cento, che trova conferma anche nell’andamento della città.Quella trascorsa è stata una settimana scandita da tensioni forti per l’ordinanza di chiusura delle scuole disposta dal Presidente Emiliano e dall’assessore Lopalco.Quanto sta accadendo in Italia rende forse più comprensibile le motivazioni di un provvedimento difficile e certamente impopolare. Ieri il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute ha detto:“il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell’età media dei casi; cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest’ultimo è un elemento di cui tenere conto. Non posso che esprimere preoccupazione per l’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tenere alta la guardia e dove c’è bisogno è necessario intervenire tempestivamente e duramente. Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici”.Purtroppo l’andamento dell’epidemia non tiene conto della nostra progressiva insofferenza e per l’applicazione delle misure restrittive. Trascorso un anno la popolazione è stanca, il SARS coV 2 no. Chi governa ha il difficile compito di doversi misurare con queste due evidenze e gestirle. Non sempre – quasi mai – le decisioni incontrano il favore di noi cittadini sempre più comprensibilmente e giustamente fiaccati, psicologicamente ed economicamente. Ma ora che la campagna vaccinale è partita – seppure a singhiozzo – dobbiamo avere un supplemento prezioso di pazienza e resistenza. E riuscire a superare questo tornante critico prima della discesa”.

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