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Itala, partono i lavori di consolidamento in contrada Casaleddo

Dal lontano 2003, anno in cui una frana provocò danni importanti a edifici, arterie viarie e infrastrutture, contrada Casaleddo a Itala, nel Messinese, ha purtroppo mantenuto inalterata la sua vulnerabilità, nella piena consapevolezza dei residenti che da allora attendono una soluzione definitiva. La risposta alla loro legittima e crescente preoccupazione arriva dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore Nello Musumeci.

Pubblicato il 26 Aprile, 2024


Dal lontano 2003, anno in cui una frana provocò danni importanti a edifici, arterie viarie e infrastrutture, contrada Casaleddo a Itala, nel Messinese, ha purtroppo mantenuto inalterata la sua vulnerabilità, nella piena consapevolezza dei residenti che da allora attendono una soluzione definitiva. La risposta alla loro legittima e crescente preoccupazione arriva dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore Nello Musumeci.
Gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno infatti proceduto all’aggiudicazione dei lavori di consolidamento e di regimentazione idraulica. A eseguirli sarà la Sacorest srl di Favara, grazie a un ribasso del 39,8 per cento e per un importo complessivo di 600 mila euro.
E’ questa la notizia che Itala aspettava e che restituisce fiducia e serenità, soprattutto se si considera che movimenti franosi successivi, registratisi tra il 2005 e il 2006 e infine la violenta alluvione del 2009, hanno aggravato la situazione originaria. I rischi in questi anni sono aumentati soprattutto a scapito della sicurezza della strada provinciale 29 che collega con il centro abitato: diversi gli episodi di caduta massi e detriti dal costone sovrastante, con grave pregiudizio per la stabilità di tutto il versante.
Il progetto prevede una paratia tirantata in prossimità della nicchia di distacco del corpo di frana e la costruzione di muri in cemento armato. Si procederà, inoltre, con la realizzazione di un tombino scatolare su pali, in corrispondenza della linea naturale d’impluvio e a quella di un sistema di convogliamento e smaltimento delle acque superficiali in zone idonee mediante fossi di guardia, oltre al posizionamento di tubi in lamiera di acciaio.

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