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Coldiretti: aumentano del 20% i costi di produzione. Situazione critica anche per il lockdown

Pubblicato il 17 Marzo, 2021

17.3.021 – In campagna c’è sempre un gran lavoro da fare, marzo è il mese delle semine e il clima mite di questa stagione sta accompagnando bene l’attività degli agricoltori veneziani. In questi giorni si sta concludendo la semina delle barbabietole da zucchero e si preparano i terreni per quella del mais e della soia.

Nel frattempo negli orti si mettono a dimora le piantine di zucchine, spinaci, lattughe, cipolle e fagiolini, mentre per le solanacee è necessario attendere che la temperatura si alzi, almeno che la coltivazione non avvenga sotto serra.

Tutto sta procedendo secondo calendario, ma la preoccupazione che avanza tra i produttori è l’aumento dei costi di produzione “ è aumentato del 20% il costo del gasolio rispetto lo scorso anno – fa notare Andrea Pegoraro presidente di Coldiretti Portogruaro – e così quello dei concimi e addirittura il costo dei ricambi e dell’attrezzatura di almeno il 15%.”Questi aumenti pesano sulle tasche degli agricoltori  che sono già preoccupati per la situazione contingente di nuovo lockdown.

“La nostra agricoltura convenzionale ha degli standard qualitativi molto alti – ricorda Andrea Colla presidente di Coldiretti Venezia-  lo testimonia anche il primato della sicurezza alimentare per bassissimo contenuto di residui chimici irregolari prossimo allo zero rilevato nei prodotti, ma questo non avviene a caso, c’è molto lavoro dietro a questo risultato. Un aumento dei costi di produzione non farebbe che aggravare una situazione già molto complicata che vede l’agricoltore spesso vittima di speculazioni ”.

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