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Al via sgombero area F del campo rom di Castel Romano

Sono iniziate questa mattina le operazioni di sgombero dell’Area F all’interno del campo rom di Castel Romano, sottoposto a sequestro preventivo da parte dell’Autorità giudiziaria, così come disposto dall’Ordinanza della Sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Pubblicato il 25 Marzo, 2021

 Sono iniziate questa mattina le operazioni di sgombero dell’Area F all’interno del campo rom di Castel Romano, sottoposto a sequestro preventivo da parte dell’Autorità giudiziaria, così come disposto dall’Ordinanza della Sindaca di Roma, Virginia Raggi.

 “Un altro passo in avanti nel percorso di superamento e chiusura dei campi rom presenti a Roma- dichiara la Sindaca -. Abbiamo già chiuso i campi rom di Camping River, Foro Italico e l’insediamento di Schiavonetti. Siamo in fase avanzata sui campi di Barbuta e Monachina, che dal 2017 a oggi sono stati svuotati del 70%. Questi sono fatti. La nostra strategia è chiara: pugno duro contro chi delinque, e assistenza per chi ha bisogno realmente di aiuto”.
Sono sette i nuclei familiari residenti nel campo che hanno firmato il Patto di Responsabilità Solidale, previsto dal Piano Rom, Sinti e Caminanti: di questi, quattro sono già stati trasferiti in via temporanea in alloggi popolari dedicati al cohousing destinati all’emergenza abitativa, come prevede il progetto “Alloggi ERP di transito – Dal campo al condominio”.
Degli altri due nuclei familiari firmatari del patto, uno è in affitto e altri due sono in fase di trasferimento.

La delegata all’inclusione di Roma Capitale, Monica Rossi, dichiara: “Il processo di uscita dal campo delle famiglie residenti nell’Area F non è un atto improvviso, né una eccezione normativa. È il frutto di un lavoro costante e quotidiano svolto sul territorio dall’Ufficio Rsc con il supporto degli enti, in un progetto integrato e complesso di cui l’abitare è una componente essenziale. La metodologia del piano Rom è quella di rendere autonome le persone che abitano nei campi, promuovendo il loro accesso a tutti i diritti di cittadinanza. Rompiamo la logica del campo con delle alternative”.

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