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AstraZeneca, legali prof morta: “Stop al vaccino under 60”, richiesta a Pm Messina, Ema e Aifa

L’avv. Daniela Agnello ha depositato al Procuratore della Repubblica e alle autorità sanitarie nazionali e internazionali richiesta di immediata sospensione cautelativa della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i soggetti con età inferiore a 60 anni.

Pubblicato il 6 Aprile, 2021

L’avv. Daniela Agnello ha depositato al Procuratore della Repubblica e alle autorità sanitarie nazionali e internazionali una richiesta di immediata sospensione cautelativa della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i soggetti con età inferiore a 60 anni. È questa la richiesta, presentata in un esposto alla Procura di Messina, all’Ema, all’Aifa e al ministero della Salute dai genitori della professoressa Augusta Turiaco, 55 anni, alla quale era stata somministrata una dose di AstraZeneca, morta dopo una settimana di coma farmacologico nel Policlinico di Messina.

“L’evento infausto che ha colpito la prof.ssa Turiaco, così come tutti gli altri eventi letali e le lesioni gravissime – si legge nell’esposto – che si sono presentati in strettissima correlazione temporale con l’inoculazione del vaccino, impongono l’emissione di un provvedimento immediato”.

A seguito dell’autopsia i consulenti di parte, Prof. Daniela Sapienza, medico legale, Prof. Guido Ferlazzo, immunologo e Prof. Andrea Alonci, ematologo hanno evidenziato che “dalla documentazione clinica acquisita e dall’esame macroscopico cadaverico, è possibile confermare l’ipotesi diagnostica clinica laboratoristica che esclude preesistenti patologie che possano aver avuto un ruolo significativo nel determinismo della trombosi polidistrettuale”.


La Francia ha vietato il vaccino sotto i 55 anni di età, la Danimarca, la Norvegia e la Svezia hanno sospeso la somministrazione del vaccino, la Germania ha sospeso la somministrazione alzando in via precauzionale l’età ai 60 anni.

“Il Comitato di Valutazione dei rischi per la Farmacovigilanza dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), spiega la nota dell’avvocato Agnello – nella riunione del 18 marzo 2021, ha confermato il favorevole rapporto beneficio/rischio del vaccino antiCovid19 AstraZeneca ma non ha specificato il rapporto beneficio/rischio per le fasce d’età 30/60 anni”.

L’AIFA, in coordinamento con l’EMA e gli altri Paesi europei, ha comunicato che valuterà tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione e che revisionerà gli eventi avversi tromboembolici verificatisi con il vaccino COVID-19 AstraZeneca, ma “a tutt’oggi non ha diffuso le valutazioni assunte e nelle more si potrebbero verificare ulteriori infausti eventi di persone al di sotto dei 60 anni”.


Nel pieno rispetto della campagna vaccinale – conclude la nota del legale – e nell’interesse della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, la famiglia Turiaco chiede chiarezza e risposte ai dubbi sollevati, ma soprattutto la somministrazione di un vaccino sicuro”.

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