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S. BIAGIO DI CALLALTA: MOZIONE SU EMERGENZA COVID DELL’OPPOSIZIONE BOCCIATA IN CONSIGLIO COMUNALE

Pubblicato il 9 Aprile, 2021

IL SINDACO:  “NON SI SPECULA SULLE SOFFERENZE. ECCO QUANTO ABBIAMO FATTO PER FAMIGLIE E IMPRESE”

9.4.2021 – L’amministrazione comunale di San Biagio di Callalta ha respinto al mittente la mozione presentata dai consiglieri di opposizione sull’emergenza Covid. “Da quando è iniziata la pandemia – spiega il sindaco Alberto Cappelletto – abbiamo messo in campo uomini, mezzi e risorse, senza risparmiarci. Il fatto che la minoranza non lo riconosca, ad oltre un anno di distanza, sta a significare che non è interessata ai fatti, ma è mossa solo da intenti polemici. Non accetteremo mai che si faccia speculazione politica sulle sofferenze e difficoltà della gente”.

Il primo cittadino nella seduta del consiglio comunale dell’8 aprile ha sciorinato tutte le cose fatte per gestire l’emergenza sanitaria e sociale a dimostrazione del grande lavoro svolto (“altro che impegni disattesi” rimarca riprendendo le premesse della mozione). “E tutto fatto senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti – annota Cappelletto – visto che la nostra tassazione pro capite, 251 euro, è tra le più basse dell’intera provincia di Treviso, a fronte di una crescita dei servizi offerti”.

Ad oggi il Comune ha messo in campo nell’anno 2020 e nei primi mesi del 2021 quasi 600 mila euro a favore dei cittadini e famiglie più in difficoltà e a sostegno delle attività produttive, nella scuola per supportare la Dad, per mettere a disposizione della collettività i dispositivi anti Covid, i buoni spesa con le risorse stanziate dal Governo.

“Sul fronte sanitario stiamo lavorando in stretta collaborazione con l’Ulss che, tra l’altro – ricorda il sindaco – ha portato nel nostro Comune una delle Usca attivate nel territorio provinciale. Senza dimenticare il grande lavoro svolto dalle associazioni di volontariato con il nostro coordinamento: solo la Protezione civile, Anteas  e Croce Rossa hanno nel 2020 messo a disposizione più di 8.000 ore, percorrendo in lungo e largo il territorio per portare dispositivi e farmaci, fare la spesa, trasportare persone in ospedale o luoghi di cura”. 

Infine, per la campagna vaccinale in corso, il Comune ha dato all’Ulss la disponibilità di alcuni locali e il supporto per organizzare appuntamenti e trasporti dei soggetti più fragili. 

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