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Juventus-Genoa: allo Stadium finisce 3-1

Pubblicato il 11 Aprile, 2021

Allo Stadium la Juventus entra in campo con il ritmo giusto, imponendosi sul Genoa per 3-1. Buona la performance dei bianconeri nel primo tempo, che però non riescono a replicare nel secondo. Ma è comunque sufficiente per portarsi a casa quei 3 punti che permettono di rimanere al terzo posto, a –1 dal Milan e a +3 dal Napoli. Entrambe le concorrenti per i posti in Champions League sono riuscite a vincere. L’ultima contendente, l’Atalanta, si gioca il quarto posto stasera con la Fiorentina.  

Si vede sin dai primi minuti di gioco che la Juve ha voglia di vincere. Il Genoa pare da subito spacciato, sopraffatto dalla pressione degli attaccanti bianconeri e dei difensori, tra cui svetta un De Ligt lucidissimo e in grande forma. E i risultati si vedono: Kulusevski insacca dopo appena 4 minuti, seguito, dopo un’azione rocambolesca, da Morata (22′). Il Genoa prova a farsi vedere con Scamacca, ma viene anticipato da Szczesny.

Nella ripresa cambia tutto. Ballardini schiera un assetto più offensivo dentro Ghiglione e Pjaca per Biraschi e Behrami. E i risultati si vedono in pochi minuti. Su corner dalla destra, a centro area cade De Ligt, lasciando tutto solo Scamacca, che con la testa insacca. Siamo a 2-1: il Genoa accorcia le distanze.

La Juve non è più quella del primo tempo e soffre. Pirlo decide allora di cambiare impostazione (68′): dentro Dybala e McKennie. Anche Ballardini cambia ancora (70′): dentro anche Melegoni al posto di Scamacca. Ma i cambi dei bianconeri si fanno sentire. Danilo lancia sul filo del fuorigioco McKennie che, rimasto a tu per tu con Perin, segna la rete del 3-1. Il finale non desta più problemi alla Juventus, anche grazie all’infortunio di Zappacosta. Avendo finito i cambi, il Genoa è costretto a giocare l’ultimo quarto d’ora in 10.

Finisce così 3-1 con una buona Juve nel primo tempo, che però non replica nel secondo. Al di là dei 3 punti portati a casa, il fatto di aver preso goal per la sesta gara di fila impone a importanti spunti di riflessione, soprattutto se l’obiettivo resta la Champions.

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