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Scorte di vaccini anticovid agli sgoccioli. Rinvio di due settimane per la fascia 69-60 anni

Pubblicato il 26 Aprile, 2021

Non arrivano buone notizie sul fronte vaccini anticovid e la relativa campagna in atto. Nonostante il messaggio di speranza postato ieri sui social dall’assessore Lopalco, la Asl di Lecce ha avviato un Piano straordinario finalizzato a garantire il completamento della vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, dei diversamente abili gravi dei soggetti di età superiore ad 80 anni, anche con il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale. Tale piano sarà portato avanti contestualmente alla somministrazione delle seconde dosi già programmate, nonché delle prime dosi per la fascia di età 70-79 in corso. Tenuto conto della esiguità di vaccini anticovid allo stato disponibili, a partire da mercoledì 28 aprile incluso, non sarà però possibile garantire la vaccinazione delle persone rientranti nella fascia di età 69 – 60 anni, che risultano prenotate e confermate.

Vaccini anticovid, lo slittamento di due settimane

Pertanto, i prenotati della fascia di età 69 – 60 anni con un appuntamento confermato a partire dal 28 aprile sono rimandati a 2 settimane di distanza. Sede e orario delle vaccinazioni restano invariati così come previsto dal sito della Regione Puglia. (Per es: vaccinazione prevista per le ore 08:00 del 28 aprile è rimandata alle ore 8:00 del 12 maggio; vaccinazione prevista alle ore 10:00 del 30 aprile è rimandata alle ore 8:00 del 14 maggio; vaccinazione prevista alle ore 10:00 del 12 maggio è rimandata alle 10:00 del 26 maggio e così via nelle successive giornate vaccinali). A causa dell’attuale indisponibilità di vaccini anticovid, inoltre, la somministrazione di prime dosi a caregiver o familiari conviventi delle persone estremamente vulnerabili è limitata – allo stato – ad una sola persona per ciascun soggetto “estremamente vulnerabile” . Solo nel caso di minori “estremamente vulnerabili” o in condizioni di disabilità grave o malati rari, la somministrazione di vaccini anticovid è limitata – allo stato – a due persone per ciascun soggetto.  

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