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“La situazione sta diventando drammatica e insostenibile”

Pubblicato il 8 Maggio, 2021

La situazione dello stabilimento e dei Lavoratori Jsw Steel Italy, Piombino Logistics e Gsi di Piombino, sta diventando ogni giorno più drammatica ed insostenibile.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​I lavoratori, con le proprie Rappresentanze Sindacali, hanno dato vita ad un Presidio presso la portineria dello stabilimento lo scorso Lunedì 8 Marzo per portare all’attenzione della politica la Vertenza Piombinese. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
In oltre due mesi di Presidio ed iniziative, le RSU sono state capaci di invertire il senso del sentire comune sullo stabilimento.
Le iniziative fin qui sviluppate hanno consolidato le affermazioni inizialmente timide, ma via via più determinate, che la Fabbrica è necessaria per questo territorio, per la Regione e per il Paese stesso.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
Ad oggi tra i lavoratori diretti e dell’indotto in forza nello stabilimento, siamo a circa 2000 persone che contribuiscono all’economia ed al Pil del Comprensorio, anche con i quasi 25 milioni annui di ammortizzatori sociali.
La Multinazionale indiana Jsw dimostra nei fatti, di non essere più interessata ad investire nello stabilimento e tiene tutti gli impianti di laminazione fermi, con scarse manutenzioni, con la quasi totalità dei lavoratori a carico dello Stato, nonostante il mercato dell’acciaio, dopo il terribile anno di pandemia, sia in netta ripresa e con ampie prospettive future.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
Sarebbe davvero irragionevole ed inaccettabile lasciar morire inesorabilmente l’unico stabilimento che produce rotaie in Italia, un sito siderurgico posizionato strategicamente su un porto al centro del Mediterraneo con ampi spazi retro-portuali e dove sono state investite ingenti risorse pubbliche e regionali, con un’evidente sinergia possibile con altri stabilimenti, tra i quali l’attigua Liberty Magona, dove lavorano oltre 600 addetti tra diretti e indiretti già in fibrillazione per il fallimento della banca su cui si appoggiava la Proprietà.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​Riteniamo che il Piano della siderurgia nazionale allo studio del Governo dovrebbe partire con queste basi.
In questi due mesi al Presidio hanno portato la solidarietà tutte le principali forze politiche che sono attualmente forze di Governo. Ciascuna si è fattivamente impegnata a portare all’attenzione della politica nazionale la nostra vertenza per arrivare ad una convocazione con il Ministro dello Sviluppo Economico allo scopo di avviare un percorso per salvaguardare il sito, considerato strategico, con il contributo di tutti i soggetti interessati.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
Il Ministro Giorgetti pare stia lavorando ad un piano alternativo per il sito di Piombino, tutto nel segreto delle stanze, senza coinvolgere, a detta degli interessati, le istituzioni locali (Regione e Comune) che al contrario dovrebbero essere, come le Parti Sociali, parte attiva di questo progetto in discussione a Roma.
L’obiettivo principale del presidio, oltre a quelli conseguiti, è partecipare al lavoro di costruire una prospettiva perché ​ “Piombino non debba chiudere !” ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
Il passare inutilmente del tempo, è criminale nei confronti di chi ha all’orizzonte a Luglio la scadenza delle concessioni demaniali, la scadenza a Settembre della cassa integrazione per Piombino Logistics ed a Gennaio per il corpo largo di JSW.
Per tutti questi motivi le RSU dal Presidio lanciano un percorso di iniziative che verranno di volta in volta individuate, che portino ad una manifestazione al MISE in assenza di una convocazione atta a costruire un percorso a salvaguardia dei Lavoratori e del sito Piombinese.​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Iniziative che non possono prescindere dal pieno coinvolgimento dei Lavoratori e di tutta quella parte di città non becera, spesso silenziosa, responsabile e consapevole che la soluzione intelligente, sostenibile della fabbrica è anche la soluzione per una Comprensorio in declino demografico ed economico.
Pertanto le RSU chiamano i Lavoratori a sostenere per i prossimi giorni la realizzazione di un’assemblea pubblica da tenersi, come a Febbraio di 4 anni fa, davanti al Palazzo Comunale.

RSU Jsw Steel Italy, Piombino Logistics,Gsi ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
​Fim-Fiom-Uilm-Uglm Provinciali

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