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Diocesi di Treviso e Confcommercio del Miranese, accordo per erogare microcrediti a chi è in difficoltà

Pubblicato il 15 Giugno, 2021

Protocollo d’intesa per sostenere le famiglie e gli imprenditori vessati dalla pandemia. «Aver costituito una rete è garanzia di supporto e segno di speranza»

15.6.2021 – Patto per la ripartenza tra la Diocesi di Treviso e Confcommercio del Miranese: l’aiuto ai piccoli imprenditori in difficoltà del territorio arriva grazie alla solidarietà delle realtà più vicine ai cittadini, la Chiesa e l’associazione dei piccoli commercianti locali.

Sottoscritto lunedì, insieme alla onlus “Servitium Emiliani”, braccio operativo della Caritas di Treviso per conto della Diocesi, il protocollo d’intesa per il progetto “Sta a noi – Per un patto di comunità”, che prevede la realizzazione di una rete istituzionale sul territorio della Diocesi di Treviso (a cui il Miranese appartiene) rivolta al sostegno di famiglie e piccoli imprenditori. Il progetto, partito con una dotazione iniziale, assicurata dalla Diocesi, di 550 mila euro, derivanti soprattutto dai fondi dell’8xMille, è stata incrementata in queste settimane dalle numerose donazioni di famiglie, parrocchie, aziende e gruppi, per un importo di circa 66 mila euro (dati al 10 giugno).

Per la parte rivolta agli imprenditori in particolare, il progetto mira a fornire aiuto alle microimprese in difficoltà per effetto della crisi economica causata dalla pandemia, con la possibilità di ottenere un microcredito che consenta loro di superare le difficoltà iniziali della ripartenza. A sottoscrivere il protocollo, alla presenza del Vescovo Monsignor Michele Tomasi, sono stati il direttore della Caritas Tarvisina don Davide Schiavon e i rappresentanti di associazioni e istituzioni del territorio, tra cui il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo.

L’accordo prevede diverse iniziative a sostegno degli imprenditori in difficoltà: dall’ascolto delle esigenze e problematiche incontrate, attraverso la messa a disposizione delle strutture dalla Caritas Tarvisina, al coinvolgimento di una rete di figure professionali e competenti in ambito amministrativo, gestionale e fiscale, in grado di rispondere alle richieste pervenute e guidare gli imprenditori in difficoltà a riprendere il proprio lavoro.

Colto dunque da Confcommercio del Miranese l’invito pervenuto dalla Chiesa diocesana di raccogliere il grido d’aiuto di tante famiglie e imprenditori del territorio, offrendo risposte concrete di solidarietà. Una di queste è proprio il microcredito per le imprese, che consente, attraverso un percorso di accompagnamento, di ricevere l’erogazione di un finanziamento che potrà essere utilizzato per acquisto di merce, attrezzature o arredi e liquidità. 

La Caritas offrirà il sostegno di “operatori fiduciari”, personale formato per accogliere e accompagnare l’imprenditore nel percorso di riavvio, anche attraverso il coinvolgimento di esperti.

A Confcommercio del Miranese toccherà invece occuparsi della consulenza e dell’orientamento in ambito fiscale, tributario, gestionale e di marketing, anche per tramite delle società del sistema Confcommercio, per fare in modo di fornire un’adeguata consulenza e favorire l’accesso ad agevolazioni e linee di credito. Eventualità possibili grazie al sistema Fidi Impresa Turismo Veneto, già realtà nel Miranese dopo l’accordo sottoscritto in piena pandemia con i comuni del territorio. L’Associazione fornirà inoltre adeguata formazione ai titolari o ai loro dipendenti riguardanti temi come la gestione dell’impresa, l’utilizzo adeguato dei social media e le opportunità del marketing, così da offrire gli strumenti più idonei per ripartire. 

Per il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo: «Usciamo da una crisi difficile e imprevedibile e avere la possibilità di aiutare concretamente chi ha pagato più duramente è un passo avanti importante. Ancor più lo è aver messo in rete, per questo scopo, realtà di primo piano: i comuni e la Diocesi. Per chi fa impresa è importante, anche psicologicamente e in prospettiva, sentirsi supportato dalle istituzioni e soprattutto da quelle più vicine ai cittadini e al territorio». 

«L’iniziativa – ha ricordato il Vescovo, Monsignor Tomasi – è nata in un periodo di difficoltà, inedito, che ci chiede e ci permette di mettere a valore sempre maggiore tutto ciò che funziona e funzionava bene nel nostro tessuto sociale. La dedizione convergente di tante istituzioni a servizio del bene comune è segno di speranza in un tempo di prova, in cui la ricerca del bene di tutti è garanzia della possibilità di sviluppo e di crescita di ciascuno. È questo il servizio che ci è concesso insieme di dare».

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