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Beatrice Morici, neonata morta dopo intervento a Taormina: 4 medici rinviati a giudizio

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Il gup di Messina Tiziana Leanza ha rinviato a giudizio tutti e i quattro medici implicati nell’inchiesta sulla morte della piccola Beatrice Morici, la bimba siciliana di cinque mesi deceduta il 30 agosto del 2018 all’ospedale “Bambin Gesù” di Roma. Sono Davide Felice Calvaruso (cardiochirurgo), Salvatore Agati (primario cardiochirurgia), Andrea De Zorzi (primario cardiologia ) e Simone Reali (anestesista).

Il 3 luglio del 2018 la neonata era entrata in sala operatoria all’ospedale di Taormina per un intervento che doveva durare 4 ore, ma qualcosa era andato storto, la piccola era uscita dopo 12 ore ed era stata immediatamente portata in Terapia intensiva. Il cardiochirurgo, uscito dalla sala operatoria, aveva detto ai genitori che l’intervento era stato più complicato del previsto. La neonata, dopo poco aveva avuto un arresto cardiaco e un’ischemia cerebrale, era stata trasferita a Roma dove era morta dopo 68 giorni.

I genitori della piccola, difesi dagli avvocati Antonio Cozza e Nicodemo Gentile, da anni chiedono giustizia ritenendo ci siano responsabilità dei medici. Già l’esito della perizia dei medici della Procura di Messina sul caso della neonata palermitana aveva stabilito che la bambina era morta in seguito a un intervento chirurgico “troppo lungo” (12 ore rispetto alle 5 previste) eseguito “senza i necessari accertamenti preliminari”.

Adesso sarà il processo a stabilire se e quali responsabilità hanno i medici del San Vincenzo Sirina di Taormina. La prima udienza è stata fissata per il 13 dicembre prossimo.

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