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E’ guerra a Comiso contro chi sporca la città: 471 sanzioni in tre anni

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Pugno duro contro gli incivili e controlli serrati su tutto il territorio per quanto concerne l’abbandono dei rifiuti, delle micro discariche, della mancata pulizia dei lotti privati e dell’abbandono dei cani. In tre anni nel Comune di Comiso sono stati elevati ben 471 verbali e sanzioni, grazie all’apporto di Polizia Municipale, video camere e ispettori ambientali.

“A chiunque volesse far passare il messaggio che il nostro territorio sia abbandonato a se stesso, noi rispondiamo con numeri e documenti – dichiara l’assessore all’ambiente, Biagio Vittoria – Diamo i numeri. Sì, è proprio il caso di farlo, considerato che qualcuno, artatamente e in malafede, vorrebbe sminuire, se non addirittura smentire, la presenza continua e costante di un capillare controllo sul territorio”

“In prima istanza – continua Vittoria – puntualizziamo che gli incivili sono sempre all’opera, anche quando in maniera metodica e puntuale, le discariche vengono ripulite. In seconda istanza, tranquillizziamo qualcuno perché il controllo tramite video sorveglianza non è mai stato eliminato. Anzi, è stato incrementato. Lo dicono i numeri, lo dicono gli atti e le varie relazioni stilate in questi anni. Dalla seconda metà del 2018, fino al 31/12/2020, in totale sono stati elevati 249 tra verbali e sanzioni relativamente all’abbandono dei rifiuti, alla creazione di micro discariche, alla mancata pulizia dei terreni nei periodi previsti dalle ordinanze, all’abbandono dei cani. Invece , solo nel primo semestre del 2021, da gennaio a giugno, abbiamo sanzionato 111 persone per abbandono rifiuti e creazioni di micro discariche, 67 per mancata pulizia di terreni, 44 per abbandono di cani. Il tutto, naturalmente – puntualizza l’assessore – con l’aiuto fondamentale di video camere, degli agenti di PM e degli ispettori ambientali. Sono in corso altri riscontri incrociati su utenza TARI e mancato ritiro dei mastelli, e senza tema di smentita, con buona pace di qualche operatore della comunicazione che chiede le mie dimissioni, non abbiamo certo lavorato meno di chi ci ha preceduto. Un dato positivo è quello che, nonostante un gruppo di incivili seriali, manteniamo le percentuali di prodotto differenziato al 70%”.

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