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Vaccinazione anti Covid ai giovani: all’Ulss 4 superato il 50% della fascia 12-19 anni. Il dg Filippi: “Vogliamo raggiungere il 100% a settembre”

Pubblicato il 20 Agosto, 2021

RAFFORZATA LA COLLABORAZIONE CON I PEDIATRI DEL TERRITORIO, LA FIMP: “MASSIMA COLLABORAZIONE CON ULSS 4”

20.8.2021 –  Allo stato attuale il 35% dei contagi da Covid19 registrati nel territorio dell’Ulss 4 interessa persone sotto i 25 anni: “La popolazione giovanile rappresenta un serbatoio del contagio, per questo motivo è importante vaccinarsi in queste fasce d’età” spiega il direttore sanitario Francesca Ciraolo. La risposta dei giovani a favore dell’immunizzazione è arrivata proprio in questi giorni di accesso libero ai centri vaccinali, tanto da raggiungere la copertura del 50% nella fascia d’età 12-19 anni, e se a questi si aggiungono i ragazzi già prenotati per la prima dose si arriva al 60% della popolazione (17.000 ragazzi) sempre nella fascia 12-19 anni. Il dato è stato fornito nel punto stampa di ieri, a cui hanno partecipato anche il direttore generale Mauro Filippi, il direttore del dipartimento di prevenzione Anna Pupo, il direttore del dipartimento materno infantile Pier Giuseppe Flora e il delegato per il Veneto orientale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) Giampaolo Anese.

“Il mese di settembre sarà delicato sia sul fronte contagi che sul fronte vaccinazioni nei giovani – ha detto il dg Mauro Filippi – perché in questo periodo riprenderanno le scuole e varie attività come ad esempio lo sport. Sarà un obiettivo ambizioso ma vogliamo arrivare a vaccinare il 100% della popolazione giovanile del Veneto orientale perché solo così si potrà limitare efficacemente il virus ed essere tutti un po’ più tranquilli”.

A sciogliere ogni dubbio sull’opportunità di vaccinare anche i bambini con patologie è stato il dottor Pier Giuseppe Flora: “I bambini con allergie e con patologie croniche vanno assolutamente protetti, quindi devono essere vaccinati – ha sottolineato il direttore del dipartimento materno infantile dell’Ulss 4 – . Questo per la loro salute ma anche per aspetti secondari del virus, collegati quindi all’isolamento prolungato, alla mancanza di rapporti sociali, da cui nascono problemi di natura neuropsichiatrica come ad esempio l’aumento di fenomeni di autolesionismo o di incidenti domestici”.

Su questo fronte Ulss4 ha intensificato la collaborazione con i pediatri di libera scelta e le relative federazioni di categoria. La FIMP ha redatto un decalogo volto a spiegare alle famiglie i motivi per i quali vaccinare il proprio figlio: sarà distribuito in tutte le sedi Ulss4. Per conto della FIMP, oltre che pediatra di libera scelta operante nell’Ulss4, è intervenuto il dottor Giampaolo Anese: “I genitori dei bambini che seguiamo ci chiedono spesso se la vaccinazione sia efficace, pericolosa o semplicemente un nostro parere in merito, abbiamo quindi un ruolo importante i questa partita. Da sempre sosteniamo l’immunizzazione, abbiamo dato la disponibilità all’Ulss4 di vaccinare i bambini che seguiamo nei nostri ambulatori o in strutture Ulss. Da parte nostra massima collaborazione”.

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