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Di Maio: “L’Italia non è stata in Afghanistan invano” (braccio di ferro sul ritiro Usa)

Pubblicato il 24 Agosto, 2021

L’Italia non è stata in Afghanistan “invano”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Di Maio, che ha aggiunto: “in questi 20 anni abbiamo contribuito a mantenere la stabilità regionale, contrastare il terrorismo, favorire più istruzione, diritti e libertà per il popolo afghano“.

E ancora: “È proprio questa consapevolezza a spronarci a fare il possibile perché quei diritti non vengano ora brutalmente cancellati“. Il ministro ringrazia “i tanti italiani che hanno lavorato instancabilmente e persino sacrificato la loro vita per offrire un futuro migliore all’Afghanistan”.

Di Maio: “evacuati tutti gli italiani che ci hanno chiesto di lasciare il Paese”

Il ministro ha aggiunto: “Ad oggi abbiamo evacuato tutti gli italiani che ci hanno chiesto di lasciare il Paese, rispondendo alla comunicazione inviata dall’Ambasciata. Abbiamo portato in Italia quasi 2.700 afghani, principalmente collaboratori delle istituzioni italiane, a partire dal nostro contingente militare, e loro familiari“. Il numero “è destinato a crescere, considerati circa mille afghani già in sicurezza in aeroporto e previsti imbarcarsi sui prossimi voli italiani”.

Di Maio: “non sarà comunque possibile mantenere una qualunque presenza all’aeroporto”

“Dopo che gli americani avranno lasciato l’aeroporto di Kabul (la data ipotizzata per ora è a fine mese) non sarà comunque possibile, né per noi né per alcun Paese dell’Alleanza, mantenere una qualunque presenza all’aeroporto“, ha aggiunto.

“Tutti i diplomatici che sono ancora all’aeroporto di Kabul lavorano alle operazioni di evacuazioni. Sandalli è stato il primo a dire di voler restare, ma noi abbiamo fatto una valutazione operativa”. Il ministro degli Esteri si è rivolto alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, rispondendo alle domande di esponenti dell’opposizione che contestavano il rientro dell’ambasciatore italiano. “Abbiamo deciso di prendere il capo missione e portarlo a lavorare all’Unità di crisi della Farnesina e tenere gli operativi sul campo” in Afghanistan, ha spiegato Di Maio.

Guerini: incredibile “la rapidità con cui è mutato il contesto politico-militare”

Oggi Di Maio e Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, sono stati ascoltati alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. “Gli eventi degli ultimi giorni hanno sorpreso l’intera comunità internazionale per la rapidità con cui è mutato il contesto politico-militare e per i conseguenti drammatici risvolti umanitari“, ha affermato Guerini.

Il 7 settembre è prevista un’informativa del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, alle ore 16, in merito all’Afghanistan in aula alla Camera. Alle 12, sempre il 7, Di Maio sarà al Senato.

Talebani: “niente proroghe alla  scadenza del 31 agosto”

Gran Bretagna e Europa premono, al fine di prolungare la missione. Ma i talebani minacciano conseguenze.

Gli stessi talebani, parlando per bocca del portavoce della milizia islamica Zabihullah Mujahid, erano in conferenza stampa da Kabul quando hanno affermato ancora: “Nessuna proroga al 31 agosto. Le ambasciate non devono sentirsi minacciate e gli afghani non devono essere incoraggiati a partire“.

La risposta dal Pentagono non si è fatta attendere: “Nessun cambiamento sul ritiro da Kabul. Pensiamo che la data possa essere rispettata”. Il premier inglese Johnson e l’Europa, tuttavia, si fanno sentire con Biden, come detto, al fine di protrarre le operazioni. Oggi al G7, la riunione straordinaria in videoconferenza delinea una cornice di azione internazionale, per una risposta coordinata alla crisi afghana.

Wallace: “non tutti gli afgani che vogliono partire potranno farlo”

L’obiettivo principale consiste nella volontà di ribadire il sostegno del G7 alla popolazione afghana e il supporto allo ‘statement’ del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dello scorso 16 agosto. Secondo il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, “non tutti gli afgani” che vogliono partire potranno farlo. E ancora: “I talebani potrebbero chiudere l’aeroporto”. Secondo la Casa Bianca, “Nelle ultime 24 ore sono state evacuate da Kabul 21.600 persone, di cui 12.700 a bordo di 37 voli militari americani e 8.900 tramite voli della coalizione internazionale”.

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