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Texas, “inconfondibile pregiudizio”: bloccata condanna a morte di imputato ebreo

Pubblicato il 14 Ottobre, 2021

Texas. L’imputato, pur non essendo un santo, continuava a proclamarsi innocente. Era stato condannato a morte nel giugno del 2003, insieme ad altre sei persone. Una sentenza era stata pronunciata da Vickers Cunningham ai suoi danni. L’uomo, ebreo, si chiama Randy Halprin ed è un membro della banda criminale “Texas Seven”: era stato ritenuto responsabile per l’omicidio di un agente di polizia. Il tribunale distrettuale di Dallas ha ravvisato un “inconfondibile pregiudizio”. I testimoni sentiti dalla Corte hanno reso chiaro il quadro: il giudice era “orgoglioso” di essersi pronunciato a sfavore di ebrei e ispanici, decretandone la morte. Ora dovrà esprimersi la corte d’Appello penale.

Il giudice era antisemita: per questo la sentenza è stata invalidata, e con essa la condanna a morte. E’ stata la giudice del tribunale distrettuale di Dallas, Lela Lawrence May, ad annullare la sentenza del suo collega.
Nel 2018, in un’intervista video al quotidiano Dallas morning news, il giudice Cunningham ha affermato di aver aperto un fondo per ricompensare finanziariamente i figli se avessero sposato una persona della stessa razza e religione, oltre che di sesso opposto. Queste le sue parole: “Considero queste cose un valore tradizionale familiare”. Stuart Blaugrund, uno degli avvocati di Halprin, ha notato questo dettaglio. Ha allora raccolto una serie di testimonianze sull’antisemitismo del giudice: c’era chi ricordava insulti razzisti rivolti all’imputato in sede processuale.

Il legale ha esibito una lettera firmata da 100 legali ebrei texani. Così ha fermato l’esecuzione del suo assistito, sei giorni prima della data fissata, il 10 ottobre 2019. Poi è stata posta in essere la pronuncia della corte distrettuale di Dallas e si è deciso di ripetere il processo con giudice imparziale.
Halprin, 21 anni fa, era evaso con altri sei detenuti da un carcere, in cui stava scontando 30 anni di reclusione per aver ferito un bambino. Era latitante quando, secondo le accuse, avrebbe commesso con i complici una serie di reati, tra i quali appunto l‘omicidio del poliziotto Aubrey Hawkins, che cercava di sventare una rapina a un negozio di articoli sportivi.

Una nuova cattura ha riguardato gli ex detenuti: Cunningham li processò e li condannò a morte, tutti quanti: erano in sette. Il gruppo era accusato dell’omicidio. Secondo i testimoni, il giudice pensava “che Dio lo avesse scelto per presiedere quei processi” e si dichiarava “orgoglioso” della sentenza di morte, poiché tra gli imputati c’erano “ebrei e ispanici“. Ora è possibile che sia riaperto anche il caso di Patrick Murphy, che è l’ultimo sopravvissuto del gruppo criminale: tra gli altri, quattro sono stati giustiziati e uno si è suicidato (fonte: Adnkronos).

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