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Rust, il western che diventa tragedia: gioco con munizioni vere, usando la pistola che ha ucciso Halyna Hutchins

Pubblicato il 24 Ottobre, 2021

La pistola di scena che ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins era stata usata da alcuni componenti della troupe di Rust per gioco fuori dal set: avevano usato proiettili reali. Ciò potrebbe spiegare perché conteneva munizioni vere. Lo riporta TMZ citando alcune fonti: la polizia avrebbe rinvenuto sul set proiettili veri e salve nella stessa area, e questa potrebbe essere un’altra spiegazione del perché una munizione vera sia poi finita nella pistola di scena. Un attore ha colpito la donna al petto, uccidendola.

Ad Alec Baldwin era stata consegnata un’arma carica da un assistente alla regia: questi la aveva definita sicura, poco prima del tragico incidente, durante le riprese di un film western in un ranch di Santa Fe.

Lo hanno rivelato i primi documenti sull’indagine diffusi dai media americani. Secondo gli investigatori, comunque, l’assistente alla regia, David Halls, non sapeva che l’arma avesse proiettili veri prima di consegnarla a Baldwin.

La responsabile del controllo armi era una giovane di vent’anni al primo incarico, Hannah Gutierrez Reed, secondo quanto reso noto dal Los Angeles Times. La Bbc ha ottenuto un documento, che mostra i membri della troupe che erano previsti sul set quel giorno. La pistola di scena che ha scatenato il terrore conteneva un “live single round”, ossia un solo colpo, secondo un’e-mail inviata dall’International alliance of Theatrical stage employees ai suoi membri.

I protocolli standard di sicurezza non erano rispettati in pieno sul set di ‘Rust’: neppure i controlli sulla pistola. Già nei giorni precedenti all’incidente, almeno un operatore si era lamentato con un manager di produzione sulla sicurezza delle pistole sul set. Lo riportano i media americani: sabato scorso, la controfigura di Alec Baldwin aveva sparato accidentalmente due colpi, dopo che gli era stato detto che la pistola non aveva alcuna munizione, neanche a salve.

L’assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin urlando “cold gun”, il che significava che l’arma non avesse proiettili veri. Anche il regista Joel Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto ferito. Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria. L’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha affermato che l’indagine “rimane aperta” e che non sono state presentate accuse. La casa di produzione, Rust, ha sottolineato che “la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità. E ancora: “anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta” (fonte: Ansa, foto di repertorio).

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