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“Il silenzio aiuta gli aguzzini, bisogna denunciare”: il questore all’Ospedale di Careggi contro la violenza sulle donne

Pubblicato il 25 Novembre, 2021

Contro la violenza sulle donne. Questa mattina il questore di Firenze Filippo Santarelli ha presenziato, insieme al direttore generale l di Careggi Rocco Donato Damone all’inaugurazione del banner permanente contro la violenza sulle donne all’ingresso del principale ospedale cittadino. 

Gli agenti della divisione Polizia Anticrimine della Questura e personale dell’Asl, hanno poi allestito tre punti di informazione a Careggi per la campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere

“Il silenzio aiuta gli aguzzini: bisogna denunciare”, ha sottolineato il questore Filippo Santarelli in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Oggi abbiamo gli strumenti per fronteggiare questa battaglia di civiltà” – ha proseguito il questore di Firenze – “grazie alla professionalità acquisita negli anni dagli specialisti della Polizia di Stato, capaci di ascoltare e gestire con competenza e grande umanità situazioni di questo tipo. Rete è la parola d’ordine, Rete con la magistratura, Forze di Polizia ed operatori sanitari dell’Asl e di tutte le associazioni dedicate all’assistenza delle donne maltrattate. A questo possiamo aggiungere anche un aspetto innovativo di prevenzione del fenomeno rivolto non solo alla vittima, ma anche a colui che commette il reato: infatti, anche durante le cosiddette fasi di ammonimento, il maltrattante può essere indirizzato verso un adeguato percorso di recupero psicologico che lo aiuti ad analizzare e comprendere le cause delle sue azioni.”

Oggi pomeriggio il questore presenzierà l’incontro dal titolo “Tisp and Tricks: suggerimenti e strategie per costruire insieme la sicurezza delle donne” con i docenti delle scuole secondarie fiorentine alla Caserma Dionisi, insieme al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Curtolo, al dirigente della divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze Alfonso Di Martino e al funzionario addetto all’ufficio Vittime Vulnerabili Nadia Giannattasio.

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