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Non hanno contatti col mondo esterno, ma affittano le stanze del convento su Airbnb: il curioso caso delle suore di clausura di Siviglia

Pubblicato il 7 Febbraio, 2024

Non possono avere contatti con il mondo esterno, ma possono affittare le stanze del convento su Airbnb. Questo è il curioso caso delle suore di clausura del convento delle Clarisse di Santa Maria de Jesus di Siviglia, in Spagna. Le vocazioni sono in calo, così come le donazioni, quindi le sorelle spinte dalle autorità ecclesiastiche si sono “inventate” imprenditrici per poter sopravvivere.

Convento di clausura aperto ai turisti

Suor Ines, la sorella custode, è l’unica autorizzata ad avere rapporti con i turisti che bussano alle porte del convento cinquecentesco. Come riportato dal quotidiano spagnolo El Pais, la gestione dei 4 appartamenti dedicati al soggiorno dei turisti è stata affidata a due imprenditori attivi nel mondo dell’immobiliare, Javier Bernal e Luis Bidón, che si sono occupati anche della ristrutturazione e della loro riqualificazione in ottica turistica.

In un primo momento le suore avevano pensato di affittare a lungo termine l’appartamento rimasto ormai vuoto dal portiere che era andato via con la sua famiglia. Poi però è arrivata la proposta di Bernal e di Bidòn che hanno convinto le sorelle a convertire 4 stanze in appartamenti turistici.

“Non volevamo occuparci direttamente della gestione degli appartamenti perché non è il nostro modo di vivere” – ha detto in un’intervista telefonica Maria Josè a El Pais, che ha poi aggiunto: “Ci dà un reddito per vivere, ma non vogliamo che vada a discapito della nostra vocazione ed è per questo che abbiamo incaricato qualcun altro della gestione”.

La buona risposta del mercato

Bernal ha spiegato al Pais come è nata questa insolita collaborazione: “Ci siamo messi in contatto con loro l’estate scorsa dopo che qualcuno che compra i loro dolci ci ha detto che erano interessate a utilizzare alcune delle stanze che avevano lì come appartamenti turistici”.

Pubblicizzato su Airbnb, i soci hanno evidenziato il fascino di pernottare a Siviglia nel convento del ‘500 di fronte a Casa Pilatos, nel cuore di Siviglia. Come ha spiegato Bernal la risposta del mercato è buona, soprattutto da parte degli stranieri: “Al momento sono la maggioranza, ma è vero che la percentuale di spagnoli è più alta di quella di chi alloggia normalmente in questo tipo di proprietà”.

A seconda della grandezza dell’appartamento il costo per il soggiorno, che deve essere di almeno 2 notti, oscilla tra i 90 e i 180 euro a notte. I gestori aspettano di stilare un bilancio dopo la primavera e l’estate, quando è previsto un grande afflusso turistico a Siviglia.

Poche donazioni e scarsa vocazione

Suor Murga a El Pais ha rivelato che nei 34 conventi attivi vivono ancora 400 suore, ma la vocazione sta ormai sparendo: “La società odierna non è la più adatta perché la vita religiosa porti frutto” – ha detto.

Oltre al calo della vocazione c’è da segnalare i problemi economici dei fedeli che devono aiutare finanziariamente i figli, dopo la crisi dettata dal Covid, quindi non possono fare donazioni molto generose.

Spronate dall’Arcidiocesi a trovare entrate alternative, le suore di clausura si erano già attivate in passato commercializzando dolci fatti da loro tra le 4 mura del convento. Si è poi palesata l’opportunità di affittare delle camere del convento che hanno colto al volo per provare a fare cassa.

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