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Cavazuccherina - Cà Gamba - Cimitero di guerra. Monumento ai cannonieri navali

ANCHE JESOLO CONCEDE LA CITTADINANZA ONORARIA AL MILITE IGNOTO

Il Comune aderisce all’iniziativa promossa dal Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare e sponsorizzata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani nel centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto dalla Basilica di Aquileia all’Altare della Patria a Roma.

Pubblicato il 26 Febbraio, 2021

La città di Jesolo concede la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, omaggio al sacrificio di tanti italiani caduti in guerra e, in particolare, durante il Primo conflitto mondiale che ha visto Jesolo (all’epoca Cavazuccherina), dal novembre 1917 fino al giugno del 1918 diventare parte del fronte di guerra dopo la disfatta di Caporetto. Il Comune ha deciso, con voto unanime del Consiglio comunale di aderire all’iniziativa promossa dal Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare e sostenuta dall’ANCI, in occasione del centenario della traslazione della salma del “Fante senza nome”, dalla Basilica di Aquileia all’Altare della Patria di Roma, avvenuto nel novembre del 1921. Le celebrazioni per il centenario si terranno il prossimo 4 novembre, nella data che un secolo fa vide la deposizione delle spoglie nell’altare del Vittoriano. 

A rendere ancora più significativa l’adesione della città di Jesolo sono gli eventi storici che hanno portato, cent’anni fa, all’individuazione del Milite Ignoto. Una speciale commissione di decorati con Medaglia d’oro al Valor Militare composta da ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa individuò i resti di undici soldati non identificati e provenienti dai principali campi di battaglia della Grande guerra. Una delle bare portate presso la Basilica di Aquileia per la scelta simbolica del Fante senza nome, proveniva dal cimitero militare di Ca’ Gamba a Jesolo, in rappresentanza dei caduti sul fronte del Basso Piave.

“Il voto in Consiglio comunale per la concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto è stato un momento significativo che ha mostrato tutta l’unità della città e dei suoi rappresentanti politici nel perenne ricordo del sacrificio e del valore dimostrato dagli oltre 650 mila caduti della Grande Guerra – dichiara il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia -. Il primo conflitto mondiale ha lasciato un segno nelle vite di tante famiglie della nostra città, che nei campi di battaglia hanno perso i loro cari, in alcuni casi senza mai poterne dare un ultimo saluto. Il “Fante senza nome” appartiene alla nostra storia, così come il Tricolore e l’Inno di Mameli, è un simbolo della nostra comunità, fondamento del nostro popolo e dell’intera comunità nazionale. La cittadinanza onoraria è un modo per dire, ai 650 mila caduti: “voi siete stati anche nostri figli””.

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