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“Argentina di merda”: ricoverata una 13enne aggredita a scuola dal branco (VIDEO)

Pubblicato il 13 Aprile, 2022

“Argentina di merda”. Il branco lo urla, insultandola perché straniera. E poi spinte, calci, schiaffi, pugni. Non si placano, fino a quando…

Fino a quando le fratturano il naso e si sentono appagati per il dolore inflitto, per il sangue che osservano come se fosse un trofeo, un ricordo da custodire gelosamente, con orgoglio.

E’ successo ad Anzio, Comune del litorale romano, dove una 13enne stamattina è stata aggredita durante la lezione di ginnastica nella palestra della sua scuola media

In base a quanto ricostruito dai carabinieri la ragazzina sarebbe stata circondata da tre coetanee e da un 14enne, suoi compagni classe, che si sono accaniti su di lei.

L’indagine dei carabinieri, giunti sul posto col personale del 118 che ha trasportato la vittima al pronto soccorso, punta anche a verificare l’eventuale responsabilità dell’istituto su quanto accaduto. La 13 enne è ricoverata per via dell’intervento al naso, la prognosi è di 25 giorni

L’INSEGNANTE DOV’ERA?

Perché, secondo quanto accertato, al momento della aggressione del branco la professoressa non era presente nella palestra della scuola, la quale, una volta tornata, ha visto l’alunna sanguinante e ha avvertito la madre. Nella denuncia, inoltre, presentata dai genitori della minorenne si fa riferimento anche al “movente razzista” fatto emergere dalle offese riferite all’origine della 13enne. La giovane per molti anni ha vissuto con la famiglia in Sudamerica e solo di recente è tornata in Italia.

MOLESTIE E RABBIA

Ma non basta. In un altro istituto di Roma, il “Rossellini” una 16enne ha denunciato molestie subite da un operatore scolastico. Da qui la protesta degli studenti che questa mattina con un sit-in hanno chiesto e ottenuto un’assemblea generale per far luce sulla situazione e “sulla presenza di eventuali altri casi di molestie mai emerse”. “Si tratta di un qualcosa di inaccettabile! Se la scuola è il posto dove noi dovremmo essere sicuri ma non siamo sicuri neanche qua dentro qualcosa dobbiamo fare! – dichiarano gli studenti del collettivo studentesco Brancaleone in una nota – Noi studenti siamo le prime persone a viverci la scuola e quindi noi per primi a scuola dovremo essere tutelati in tutto e per tutto. Ma così non è e quindi protesteremo fino a che non avremo risposte”.

La scuola, intanto, ha pubblicato una nota di commento sulla sua pagina Facebook precisando che “l’azione dell’Istituto è sempre stata, ed è, quella di prevenire qualsivoglia episodio di discriminazione e di violenza, sia fisica che verbale”. L’Istituto, che ha presentato un esposto alla polizia, inoltre annuncia “una azione interna per l’accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità personali”.

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