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Ariano Irpino – Pd, Grasso: candidatura di La Vita è atto di prepotenza e vanifica sforzo di riconciliazione. Vincerà il centrodestra

Pubblicato il 3 Agosto, 2020

Ariano Irpino – La candidatura a sindaco dell’avvocato Giovanni La vita in rappresentanza di una parte minoritaria del Pd arianese rappresenta una provocazione, oltre che un atto di arroganza e di prepotenza. Si rischia una spaccatura insanabile nel partito, che potrebbe tradursi in un vantaggio per il centrodestra come già accaduto nel 2004, nel 2009 e nel 2014.

Nuovo round nel Partito democratico di Ariano Irpino, con una parte di quel partito, capeggiata dall’ex consigliere comunale Carmine Grasso, che reagisce duramente alla notizia, diffusa da alcune testate, secondo la quale La Vita sarebbe stato indicato candidato sindaco per il Pd, con il sostegno della Sinistra Italiana e di alcune civiche in via di composizione.

L’iniziativa è nata a distanza di poche ore dalla presentazione del reclamo da parte del Pd di Grasso, giusto per definire la dimensione dello scontro, che chiedeva al commissario provinciale, Aldo Cennamo, la convocazione dell’assemblea per procedere alla elezione degli organismi del partito. Nelle more i ricorrenti chiedevano il commissariamento della sezione perché non riconoscevano più il ruolo svolto dal segretario facente funzione, Giuseppe Ciasullo.

“E’ un vero e proprio sopruso decidere la linea politica e le alleanze per le prossime elezioni amministrative senza nemmeno consultare gli oltre cento nuovi tesserati mai riuniti in assemblea per eleggere gli organi del partito – continua la nota di Carmine Grasso – l’auto candidatura dell’avvocato La Vita interrompe un percorso democratico all’interno della sezione arianese del Pd che era in atto da due mesi.

Il commissario Cennamo, infatti, aveva convocato una serie di riunioni, che – da una parte sostituivano la mancanza del coordinatore e del coordinamento cittadino del partito, legittimamente eletti, e dall’altra tendevano a ricostruire l’unità del partito destrutturata dall’arrivo dei nuovi iscritti provenienti da altre formazioni politiche. Negli ultimi due giorni il commissario provinciale si stava prodigando per trovare le modalità per celebrare l’assemblea, richiesta dalla maggioranza degli iscritti, che potesse condurre verso una mozione unitaria per ricomporre le fila del Pd e del centrosinistra arianese.

L’atto di arroganza che si sta consumando – aggiunge Grasso – da parte di una frangia del partito, pregiudica ogni possibilità di scelte unitarie democraticamente concordate. Non si capisce quale sia il vero scopo della forzatura operata – conclude la nota dell’esponente politico – da questa frangia di iscritti al Partito democratico di Ariano Irpino, se non quello di disunire il centrosinistra stesso”.

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