Pubblicato il 22 Settembre, 2023
E’ un ex necroforo 60enne.
La donna stava passeggiando insieme con la figlia di 17 anni e ha cercato di difenderla dalle molestie dell’uomo.
La dinamica di quanto accaduto ieri sera in via Garibaldi è ancora al vaglio degli inquirenti, che oltre al racconto della vittima, Luana Palmesino, 45 anni, e quello della figlia 17enne che era con lei, hanno ascoltato alcuni dei testimoni che hanno assistito alla scena, alcuni dei quali tra i primi a prestare soccorso alla donna prima del trasferimento in ospedale.
Arrivata in codice rosso, sempre cosciente ma con una forte emorragia, non era in pericolo di vita ed è ancora ricoverata e sotto osservazione.
Anche le telecamere dei numerosi negozi e locali di zona saranno d’aiuto agli investigatori per stabilire quanto accaduto.
Secondo le prime ricostruzioni, la 17enne era stata avvicinata dal 45enne mentre si trovava da sola a passeggiare in piazza Astesano. Infastidita e spaventata dalle insistenze dell’uomo, aveva avvisato la madre, decoratrice, che l’aveva raggiunta e aveva iniziato una discussione con il molestatore.
La discussione è salita di tono, si è fatta violenta ed è proseguita mentre le due donne continuavano ad allontanarsi verso via Garibaldi.
Qui, tra negozi, bar e ristoranti, l’uomo avrebbe estratto un’arma da fuoco – un revolver secondo i testimoni, ma non è stato ancora trovato alcun bossolo per i rilievi – e avrebbe sparato a Laura Palmesino un colpo di pistola alla gamba, ferendola gravemente.
Sempre secondo il racconto dei presenti, che nel frattempo abbandonavano di corsa i tavolini dei locali, l’uomo avrebbe sparato un altro colpo di pistola, questa volta in aria, per coprirsi la fuga.
Avrebbe, quindi, percorso un tratto a piedi, prima di salire a bordo di un furgone e fuggire.
Poi ristoratori e negozianti hanno raggiunto la vittima, hanno provato a fermare l’emorragia e allertato i soccorsi, mentre provavano a rassicurare la figlia minorenne in stato di shock. Agli investigatori, i carabinieri di Asti coordinati dalla pm Laura Deodato, ora il compito di ricostruire i fatti e provare a individuare il movente.