Pubblicato il 7 Gennaio, 2022
Mestre. Ecco il testo del messaggio: “Buongiorno, a causa di un calo stagionale dei volumi siamo impossibilitati a rinnovare il tuo contratto. Ringraziandoti del tuo lavoro fino a qui svolto, vogliamo assolutamente tenerti in considerazione per le assunzioni del prossimo picco di lavoro, nel mese di aprile 2022″.
Era la vigilia di Natale, quando tramite WhatsApp hanno ricevuto una “novella” non proprio lieta buona parte dei corrieri assunti tre mesi prima, dalle due aziende che forniscono autisti in appalto al centro Amazon di Dese. Come è noto, si tratta di consegne a domicilio. Si è registrato un calo degli ordini repentino (ma prevedibile?).
In clima di pandemia, tutti amano Amazon. Ma quando sembra che i compratori di Amazon non la amino come prima, c’è la possibilità di tagliare gli stipendi dei lavoratori. C’è di più. Alcuni dipendenti per cogliere questa occasione si erano licenziati dal centro Amazon di Vigonza, che garantiva contratti a tempo indeterminato. Il rinnovo del contratto, a Dese, era previsto in automatico.
Mario (nome di fantasia), uno dei corrieri che ora non lavorano, ha pronunciato queste parole: “Alla fine non sono state nemmeno le due ditte di trasporti a decidere di non rinnovare il nostro contratto di lavoro. Ad Amazon gli autisti non servono più per il calo del lavoro dopo le consegne di Natale, ed io ora mi ritrovo senza lavoro e con una famiglia da mantenere. Ci avevano fatto tante belle promesse, ma sappiamo come funzionano le cose nella logistica”. Si trovano nelle medesime condizioni circa 40 persone, dei 60 che erano stati assunti a tempo determinato, a ottobre 2021, da Fox Capital e la Levix: si prevedeva che aprisse, appunto, il nuovo centro di smistamento Amazon di Dese.
A Dese si trova il sesto centro Amazon aperto in Veneto: si estende su una superficie di 75mila metri quadrati e dispone di 450 punti di carico per i furgoni. Alessandra Fontana (Filt Cgil regionale) si è espressa in questo modo: “Questa situazione è facilitata dal fatto che Amazon non ha propri dipendenti diretti, ma utilizza driver che lavorano per ditte eterne in appalto che operano solo per Amazon che, con questo stratagemma, elude le normative sugli appalti”.
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