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Bimbo rischia di soffocare, salvato da due sorelle pontine

L’episodio nei giorni scorsi ad Aprilia. Per fortuna del piccolo, di origine indiana, le sue vicine di case sono esperte di pronto soccorso

Pubblicato il 9 Febbraio, 2023

Un dramma per fortuna solo sfiorato, e per il quale i parenti di un bimbo di 10 anni saranno per sempre riconoscenti a due sorelle di Aprilia: Martina e Chiara.

I fatti qualche giorno fa quanto il ragazzino, di origine indiana, stava pranzando a casa. A causa probabilmente di un attacco epilettico, si è bloccato con il boccone in bocca. Disperati i genitori hanno chiesto aiuto ai vicini che, per loro fortuna, hanno due figlie, Martina e Chiara appunto, esperte di pronto soccorso. Sono proprio le due sorelle Guidarelli, di 22 e 18 anni, a raccontare ai colleghi di Aprilianews come sono andate le cose: “Il piccolo non rispondeva più agli stimoli verbali – raccontano Martina e Chiara – aveva palesemente una ostruzione totale delle vie aeree. A quel punto abbiamo agito subito iniziando la manovra di Heimlich. Anche il padre del piccolo ci ha aiutato e alla fine siamo riusciti a fargli espellere il cibo che lo stava portando al soffocamento. Poi lo abbiamo affidato ai soccorritori del 118 che nel frattempo erano arrivati. Loro lo hanno stabilizzato a bordo dell’ambulanza. Poi il piccolo è stato trasferito in eliambulanza al Bambin Gesù dove ha passato la notte. Fortunatamente è in buone condizioni ed è stato dimesso”.

Un intervento fondamentale quelle delle due sorelle, studentesse e volontarie della protezione civile, che con ogni probabilità ha salvato la vita del piccolo. Proprio per questo le due sorelle eroine lanciano un appello a seguire i corsi di primo soccorso che spesso vengono fatti dalla Croce Rossa e dalle altre associazioni di protezione civile nelle scuole. “La prevenzione – spiegano Martina e Chiara – è fondamentale. E’ assolutamente importante sapere cosa fare quando ci si ritrova davanti a queste situazioni d’emergenza. Per questo invitiamo più persone possibili a seguire i corsi che vengono organizzati sul nostro territorio. Grazie a queste piccole ma importanti manovre si possono salvare tante persone”.

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