Pubblicato il 22 Dicembre, 2021
Come ogni anno di questo periodo, le forze dell’ordine di tutto il Paese devono cercare di fronteggiare e limitare una pratica tanto antica, quanto assurda. I botti di capodanno, gli artifici che vengono comprati per essere esplosi nella notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio e che dovrebbero simboleggiare l’arrivo del nuovo anno con l’augurio che possa essere migliore di quello vecchio. Soprattutto nel Sud Italia, e quindi anche in Puglia, questa resta una pratica davvero troppo diffusa che non si riesce a contenere in nessun modo. Un’usanza vecchia e obsoleta che altro non fa che spaventare, e a volte anche uccidere l, i nostri amici animali. Ma non solo. A volte, purtroppo, i danni si contano anche tra gli umani, con morti e feriti.
Anche quest’anno, purtroppo, i botti circolano nella nostra Regione, tanto che sono scattate le prime denunce, i primi sequestri ed i primi arresti. Unn’operazione anti-botti è stata condotta nelle ultime ore della Polizia a Taranto nel quartiere Paolo VI. Gli agenti hanno sequestrato più di un quintale e mezzo di fuochi d’artificio mentre in altri contesti ne sono stati sequestrati 2 quintali e mezzo. Nell’ambito della stessa operazione sono scattati due arresti ed altrettante denunce. A Talsano, borgata di Taranto, invece, la perquisizione è avvenuta in uno scantinato e ha portato al ritrovamento di oltre 180 chili tra manufatti esplosivi artigianali, petardi, fuochi a mano, botte fumogene e diverse tipologie di artifici pirotecnici. Altri sequestri sono avvenuti, inoltre, sempre a Talsano e nel rione Salinella di Taranto.