La scioccante rivelazione su Bruce Willis, Demi Moore svela la terribile malattia: “Ecco di cosa soffre”

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Circa un anno fa Bruce Willis aveva annunciato l’addio al cinema con grande dolore per i suoi problemi di afasia, un disturbo del linguaggio che non gli permetteva di comunicare correttamente.

Durante questo periodo l’attore si è sottoposto a delle cure, che però non hanno dato risultati molto soddisfacenti.

Dopo diversi controlli e analisi però è arrivata finalmente la diagnosi sulla malattia dell’attore: demenza frontotemporale, che comprende una serie di disturbi cerebrali che interessano principalmente l’area del cervello e che hanno ripercussioni negative sul linguaggio, ma anche sulla personalità, sui movimenti e sul comportamento.

Il drammatico comunicato di Demi Moore su Bruce Willis: “Soffre di demenza frontotemporale”

In questi mesi si è aggravata la situazione di Bruce Willis, che fa fatica a parlare e a volte non capisce neanche dove si trova, come rivelato da alcuni familiari.

Demi Moore, attrice ed ex moglie di Bruce Willis, in un comunicato spiega la situazione: “Volevamo aggiornarvi sul nostro amato marito, padre e amico visto che ora abbiamo una comprensione più profonda di quello che sta vivendo. Da quando abbiamo annunciato la diagnosi di afasia di Bruce nella primavera 2022, le sue condizioni sono progredite e ora abbiamo una diagnosi più specifica: la demenza frontotemporale (nota come FTD). Purtroppo, le sfide con la comunicazione sono solo un sintomo della malattia che Bruce affronta”.

La diagnosi non è affatto positiva ma, nonostante tutto, la famiglia si dice sollevata poiché almeno adesso conosce esattamente qual è il male oscuro che affligge da tempo Bruce Willis.

Cos’è la demenza frontotemporale

La demenza frontotemporale è una malattia rara e subdola, poiché molti dei suoi sintomi sono simili a quelli dell’Alzheimer e della sclerosi multipla, quindi difficile da individuare e facile da confondere.

La malattia colpisce la parte frontale e laterale del cervello e determina anomalie nei comportamenti del paziente sia per quanto riguarda il linguaggio che lo stesso comportamento. Purtroppo, al momento, non esistono cure per rallentare il progredire della malattia e per questo motivo la famiglia sta cercando di sensibilizzare le persone su questa patologia per aiutare la ricerca scientifica.

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Redazione Nazionale

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