Napoli Cronaca

Brutale aggressione al Cardarelli nei confronti di un’infermiera: “Volevano cavarle un occhio!”

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Un’aggressione tanto brutale quanto vigliacca quella che si è verificata stanotte al Cardarelli nei confronti di un’infermiera 55enne.

I genitori di una ragazza, una giovane 20enne con dolori al petto, ritenevano che il personale non prestasse le cure necessarie alla figlia. Secondo alcune testimonianze, già il giorno precedente c’era stata un’accesa discussione.

Questa volta dalle parole si è passato ai fatti ed i 2 genitori, con altre 2 persone, hanno aggredito brutalmente con calci e pugni la povera infermiera, che con difficoltà è stata sottratta dalle grinfie degli aggressori.

Per l’infermiera sono stati diagnosticati 10 giorni di prognosi. I genitori della ragazza sono stati denunciati, ma sono in corso le indagini per identificare gli altri 2 energumeni.

La Direzione strategica dell’azienda ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli ha espresso la piena solidarietà alla sua dipendente: “Quanto avvenuto stanotte è di una gravità inaudita. Un episodio inqualificabile che non può e non deve restare impunito.

Alla nostra infermiera e alla sua famiglia va la solidarietà dell’intera Azienda ospedaliera. Siamo pronti a costituirci parte civile e decisi a fare quanto in nostro potere per far sì che gli autori di questa violenza siano individuati e perseguiti. La sicurezza dei nostri operatori è da sempre una priorità assoluta, un obiettivo che perseguiamo tramite il servizio di vigilanza provata, ma anche di concerto con le forze dell’ordine”.

In campo scende anche l’organizzazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, sempre al fianco di medici ed infermieri, che ha rilasciato il seguente comunicato sulla sua pagina Facebook: “Aggressione n.52 del 2020.

Ci giunge notizia, da fonti certe, che un infermiere (donna) del Cardarelli di Napoli abbia subito una violenta aggressione fisica da un gruppo di quattro energumeni che, dopo averla inginocchiata, hanno sferrato pugni, calci, strappato capelli e tentato di cavarle un occhio. Sono stati attacchi ripetuti, continui, inarrestabili, violenti, feroci e soprattutto (forse) premeditati.
Tutto questo, sembra, sia successo per non aver voluto attendere la registrazione della paziente al triage e le procedure dettate dai protocolli covid.

È stata una violenza inaudita, perpetuata per circa 15 minuti con un solo obiettivo: vendicarsi per una semplice attesa di un paziente stabile, unicamente agitato.

I colleghi hanno tentato di salvarla strappandola dalle grinfie degli aggressori ma solo l’intervento delle forze dell’ordine ha ristabilito la calma.

Dieci giorni di prognosi per la donna.

4 UOMINI CONTRO UNA DONNA! E SCUSATE SE LI ABBIAMO DEFINITI UOMINI!

Siamo vicini alla collega aggredita!”

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Redazione Napoli

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