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Foto Emmanuele Mastrodonato

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Calcio: Sauditi mollano il Newcastle e puntano l’Inter. 15 miliardi da investire

Pubblicato il 12 Marzo, 2021

La notizia rimbalza dalla Gran Bretagna. Secondo il tabloid The Sun, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita Public Investment Fund avrebbe definitivamente rinunciato all’idea di rilevare il Newcastle in Premier League. Un passo indietro che renderebbe sempre più attraente per il fondo arabo l’ipotesi di acquisire quote di capitale dell’Inter. In Inghilterra l’operazione tentata dal fondo guidato dal principe ereditario Mohammad bin Salman ha incontrato l’opposizione di parte dell’opinione pubblica e di Amnesty International, che ha denunciato violazioni dei diritti umani da parte dello Stato arabo. Con argomenti simili nel 2017 il consiglio di amministrazione del teatro alla Scala di Milano frenò l’ingresso dei sauditi in proprietà. Negli scorsi anni soggetti finanziari sauditi valutarono l’acquisto di altri club calcistici italiani, dal Palermo alla Roma. Quindici miliardi da investire Il fondo sovrano saudita, che gestisce oltre 370 miliardi di euro, avrebbe capacità di spesa sufficiente farsi carico dei 770 milioni di debiti dell’Inter. E inizialmente potrebbe accettare di acquistare una quota di minoranza del club, con un accordo che consenta nel tempo di salire nel capitale. Sarebbe questa una formula gradita a Suning, che acquistò la società nell’estate 2016 e che mira a mantenerne il controllo fino alla fine della stagione sportiva. La determinazione del fondo saudita a investire all’estero è dimostrata dal recente ottenimento di prestiti in varie valute per 15 miliardi complessivi. A concedere il credito – soldi pronti, da spendere al di fuori dei propri confini nazionali – sono banche di Asia, Medio Oriente, Stati Uniti ed Europa. Il piano di espansione oltre confine rientra nel progetto del fondo di rendersi gradualmente indipendente dalle entrate dovute al petrolio. BC Partners e l’opzione prestito Quella del fondo saudita non è l’unica pista aperta verso la cessione di capitale del club nerazzurro. Resta in campo BC Partners, fondo londinese che per primo dallo scorso dicembre ha potuto spulciare i conti della società. L’obiettivo di BC, in caso di acquisizione, è assumere rapidamente il controllo. “Stiamo valutando di investire nell’industria dello sport. E il club dovrebbe essere un club con alte possibilità di competere ai massimi livelli”, ha detto di recente Nikos Stathopoulos, partner e manager, pur senza citare l’Inter. Ma gli Zhang, che hanno ceduto il 23 per cento di Suning.com a società statali cinesi per 1,9 miliardi di euro, potrebbero anche decidere di resistere in proprietà per qualche tempo, senza l’ingresso di nuovi soci, incassando i premi sportivi di fine stagione per la qualificazione Champions e per l’eventuale scudetto. Nel frattempo, per far fronte alla pesante crisi di liquidità che ha investito il gruppo, potrebbero anche chiedere un prestito, fra i 150 e i 200 milioni. (La Repubblica)

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