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Caorle, tutto pronto per il rito dell’incendio del campanile il 10 e 11 luglio. S. Messa con il card. Bagnasco

Pubblicato il 8 Luglio, 2021

APPUNTAMENTO IL 10 E L’11 LUGLIO PER LA SANTA MESSA CON IL CARDINAL BAGNASCO E LA SUGGESTIVA CERIMONIA VOTIVA DEDICATA ALLA MADONNA DELL’ANGELO CHE ATTRAE OGNI ANNO CENTINAIA DI TURISTI E CHE HA SALDE RADICI NELLA VITA DEI PESCATORI CAORLOTTI

8.7.2021 – E’ tutto pronto per dare il via alla suggestiva ricorrenza votiva dell’incendio del Campanile di Caorle che avrà luogo nelle due serate del 10 e dell’11 luglio prossimi.

Una cerimonia che si colloca ogni anno nella seconda settimana di luglio tra le vicine feste altrettanto importanti e attraenti del Perdon di Barbana e del Redentore di Venezia, in un rito dall’alto valore simbolico che coinvolge tutta la popolazione caorlotta e che attrae migliaia di turisti

Tra tradizione e spettacolarità

Tradizione popolare, spettacolarità, religiosità e alti valori simbolici legati alla vita vera dei pescatori caorlotti di un tempo e di oggi si intrecciano, si manifestano e vengono evocati in un evento unico e coinvolgente che si svolge tra due architettura stare fortemente rappresentative per l’identità di Caorle, la chiesa della Madonna dell’Angelo, edificio settecentesco prospiciente il mare, e l’antico Duomo di Santo Stefano, risalente al 1038 e affiancato al caratteristico campanile

Il campanile del duomo di Caorle

Il campanile romanico dell’XI secolo, unico anch’esso nel suo genere per la particolare forma cilindrica e la sua matericità in cotto, verrà al culmine della cerimonia religiosa, metaforicamente “incendiato” dall’interno con l’impiego di fumogeni e petardi preparati ad hoc.

La luce irradiante dei petardi illuminerà il campanile cuspidato e leggermente pendente propagandosi all’esterno attraverso le numerose bifore che lo scandiscono per tutta la sua altezza di quasi cinquanta metri.

Le origini settecentesche del rito

Il rito dell’incendio del campanile affonda le sue radici in un voto fatto alla Madonna dell’Angelo dai caorlotti nel 1741 affinché il Doge di Venezia, a cui Caorle era sottomessa, ritirasse il divieto di pesca che aveva annunciato di imporre nelle valli, principale fonte di lavoro e di vita dei pescatori caorlotti stessi nelle stagioni dell’autunno e dell’inverno, quando il mare aperto non era PIU’ facilmente affrontabile per la pesca.

Per molti decenni il felice esito del voto alla Madonna dell’Angelo, che ha permesso ai caorlotti di continuare la pesca nelle valli e quindi di vivere, è stato ricordato con una cerimonia religiosa e una processione ogni terza domenica di settembre per poi essere anticipato dopo la metà dell’Ottocento al mese di luglio proprio per consentire ai caorlotti di andare a pescare nelle valli interne.

L’idea dell’incendio

L’idea dell’incendio del campanile, oggi evento di forte attrazione turistica che in diverse edizioni arriva a contare anche cinquantamila partecipanti, nasce in realta’ nel secondo dopoguerra dall’idea di don Felice Marchesan allora parroco di Caorle che la sperimentò’ al termine della processione religiosa e della messa.

La cerimonia

L’evento commemorativo avra’ infatti inizio con la Santa Messa sabato 10 luglio alle 21, presieduta quest’anno dal Cardinal Bagnasco e seguita da una processione in partenza dal Santuario della Madonna dell’Angelo con il trasporto della statua della stessa madonna fino al Duomo, dove al termine della messa il campanile verra’ “incendiato” verso le 22.30.

La cerimonia viene ripetuta domenica 11 luglio con il rientro nel santuario della statua della Madonna nuovamente dopo la celebrazione della santa messa con inizio alle 21 e incendio alle 22.30.

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