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Casalnuovo, fu ucciso a coltellate per una precedenza non data: condannato a 30 anni di carcere il killer

La Procura di Nola aveva chiesto l’ergastolo.

Pubblicato il 16 Dicembre, 2021

Condannato a 30 anni di carcere Domenico Iossa, il 19enne killer reo confesso di Simone Frascogna, giovane di Casalnuovo ucciso a coltellate lo scorso 3 novembre 2020. La Procura di Nola aveva chiesto l’ergastolo. Ad attendere la sentenza c’erano gli amici ed i parenti della vittima esponendo uno striscione con la scritta “Giustizia per Simone”.

Una morte assurda per una precedenza non data: i fatti di quella tragica sera del 3 novembre 2020

I tragici fatti si sono verificati lo scorso 3 novembre 2020 quando Simone, anche lui 19enne, viaggiava a bordo della sua auto con un amico. Non avrebbe dato la precedenza ad una Smart, dopodiché sarebbe nato un violento diverbio con pesanti minacce.

Poco dopo Simone si fermò lungo il corso Umberto I, in attesa di un amico. Il conducente della Smart interpretò quel gesto come un atto di sfida, quindi scese dall’auto ed aggredì il ragazzo con altri due complici minorenni.

Simone, esperto di arti marziali, tenne testa all’aggressione dei 3. Così Iossa estrasse un coltello e colpì 9 volte il povero Simone. Dopo pochi giorni le forze dell’ordine risalirono ai 3 aggressori. Il 17enne F.T. è stato condannato a 10 anni per concorso in omicidio di Frascogna, mentre il 17enne C.B. a 7 anni di reclusione per tentato omicidio nei confronti dell’amico che era in macchina con Simone.

I comuni di Napoli e Casalnuovo si sono costituiti come parte civile. Iossa ha confessato che aveva colpito Frascogna perché stava avendo la peggio nel corso della rissa. Una sentenza che, comunque, non restituirà la vita a Simone.

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